L'egoismo del respiro

Colton Miller, trentaquattrenne senza famiglia né ricordi del passato, indole fredda, lucida e pragmatica, ci porta nel suo mondo, fatto di disprezzo per il conformismo e per le persone egoiste che fanno dell’immagine il proprio vanto, ma celano segreti viziosi e conducono una vita improntata all’ipocrisia.

Colton sfoga i suoi sentimenti di rabbia repressa e ribrezzo uccidendo, togliendo lentamente la vita, sentendola sfuggire tra le sue mani, carpendo ogni singolo istante degli ultimi respiri delle sue vittime.

Ma improvvisamente qualcosa irrompe nella sua vita, cambiando e scombinando i suoi piani: l’amore.

Pur continuando la sua attività di killer, Colton inizia a provare emozioni inaspettate. Al contempo ricordi dai contorni sfocati iniziano a emergere dal passato…



La sua esistenza poi prende un’ulteriore svolta quando da carnefice si ritrova coinvolto in un mistero dalle tinte drammatiche e cruente: Colton diventa preda, minacciato e spiato.

L’egoismo del respiro ci conduce in un viaggio intrigante e sconvolgente. Colpi di scena, emozioni travolgenti e ritmo incalzante fanno da contorno a una lettura che toglie il fiato.



"La gente possiede tutto, possiede l’indispensabile per sopravvivere, eppure si ostina a desiderare di morire, perché la sua esistenza non è abbastanza appagante. È questo che mi spinge a uccidere le persone."

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L’egoismo del respiroMangialibri

L’aria è pungente e la pioggia non accenna a smettere: dentro una Chrysler Voyager piena zeppa di rifiuti, Colton Miller si prepara ad entrare in casa delle sue vittime. Di solito prende di mira le prostitute rimorchiate in qualche locale ‒ dopo avere conquistato la loro fiducia tra un bicchierino di whisky e uno di Mint Julep ‒ ma questi signori Richardson, due giovani e Leggi tutta la recensione

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