Canone Romano: le radici dell'europa moderna
- Autore
- Walter Cundari
- Pubblicazione
- 14/06/2018
- Categorie
Le domande sull’esistenza e sul passare del tempo impegnano Canone Romano, dalla prima all’ultima pagina; un tuffo nel tempo (azzardando la teoria della relatività) con continui rimandi a vari episodi, solo apparentemente slegati l’uno dall’altro, per interrogarsi, con la libertà concessa alla fantasia, sulle origini - spesso citate a sproposito - dell’Europa Moderna, prendendo come riferimento l’arco temporale degli ultimi due secoli (Rivoluzione Francese - nostri giorni).
Il romanzo è incentrato sulla figura di un solo protagonista - un dirigente, nel cui inconscio sopravvive un residuo dell’anima di un cardinale vissuto nel ‘700 - che di continuo, interrogandosi sui molteplici perché della sua esistenza, compie un fantastico viaggio attraverso i secoli (un attimo, se letto con gli occhi della relatività) indossando a turno gli abiti dei due personaggi.
Il racconto - preceduto da una breve ambientazione in versi (cui si ricorre in vari passaggi - la più lunga quella che collega le due parti del romanzo) - inizia in una sala vip di un aeroporto; il protagonista, stressato dai continui ritardi, dapprima sonnecchia (rievoca qualche episodio della sua vita giovanile, rammaricandosi per la perduta giovinezza e per le défaillance della sua cultura), poi finisce con l’addormentarsi mentre legge un articolo di un quotidiano sulla morte di una supernova fotografata dal telescopio orbitale Hubble, avventurandosi in un sogno che lo mette a tu per tu con le sue pulsioni; alla fine dell’episodio s’imbarca sull’aereo ma, catapultato nel gioco della relatività, si appresta a indossare i panni del cardinale.
La parte dedicata all’alto prelato (ispirata a un legato pontificio realmente esistito), e ambientata negli anni cruciali della Rivoluzione Francese, rievoca la sua turbinosa esistenza, soffermandosi in particolare sulla relazione con una principessa sposata a un ambasciatore napoletano (la relazione è descritta nei suoi aspetti più salienti nelle lettere che si scambiano la principessa e una sua amica, cui è legata da un particolare affetto).
La prima parte del romanzo, basata, nella cornice degli amori del cardinale, sul conflitto ideologico instauratosi tra l’ancien regime e l’affermarsi delle istanze illuministe (descritto nell’episodio in cui si incontrano il cardinale e un ufficiale francese, anche lui presunto amante della principessa, misurandosi con le loro opposte visioni) si conclude con la morte del cardinale, che avviene nella stamperia di un editore di libri proibiti, dove il cardinale (a sua volta, segreto autore di un libello erotico) arriva ormai agonizzante supplicandolo di pubblicare il suo scritto.
Il romanzo è incentrato sulla figura di un solo protagonista - un dirigente, nel cui inconscio sopravvive un residuo dell’anima di un cardinale vissuto nel ‘700 - che di continuo, interrogandosi sui molteplici perché della sua esistenza, compie un fantastico viaggio attraverso i secoli (un attimo, se letto con gli occhi della relatività) indossando a turno gli abiti dei due personaggi.
Il racconto - preceduto da una breve ambientazione in versi (cui si ricorre in vari passaggi - la più lunga quella che collega le due parti del romanzo) - inizia in una sala vip di un aeroporto; il protagonista, stressato dai continui ritardi, dapprima sonnecchia (rievoca qualche episodio della sua vita giovanile, rammaricandosi per la perduta giovinezza e per le défaillance della sua cultura), poi finisce con l’addormentarsi mentre legge un articolo di un quotidiano sulla morte di una supernova fotografata dal telescopio orbitale Hubble, avventurandosi in un sogno che lo mette a tu per tu con le sue pulsioni; alla fine dell’episodio s’imbarca sull’aereo ma, catapultato nel gioco della relatività, si appresta a indossare i panni del cardinale.
La parte dedicata all’alto prelato (ispirata a un legato pontificio realmente esistito), e ambientata negli anni cruciali della Rivoluzione Francese, rievoca la sua turbinosa esistenza, soffermandosi in particolare sulla relazione con una principessa sposata a un ambasciatore napoletano (la relazione è descritta nei suoi aspetti più salienti nelle lettere che si scambiano la principessa e una sua amica, cui è legata da un particolare affetto).
La prima parte del romanzo, basata, nella cornice degli amori del cardinale, sul conflitto ideologico instauratosi tra l’ancien regime e l’affermarsi delle istanze illuministe (descritto nell’episodio in cui si incontrano il cardinale e un ufficiale francese, anche lui presunto amante della principessa, misurandosi con le loro opposte visioni) si conclude con la morte del cardinale, che avviene nella stamperia di un editore di libri proibiti, dove il cardinale (a sua volta, segreto autore di un libello erotico) arriva ormai agonizzante supplicandolo di pubblicare il suo scritto.
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