8 novembre

L’acqua, il tempo, l’albero, un’entità ultraterrena, un sistema razionale, il fanciullo divino. Ciascuna delle sei storie illustrate e raccolte nell’horror filosofico “8 novembre”, evoca simboli e immagini che accadono sempre nel “passaggio” da una realtà conosciuta ad una misconosciuta: l’ignoto che destabilizza le certezze conquistate dall’uomo in migliaia di anni, diventa tangibile e drammatico e il tempo, vero dio-protagonista, stabilisce uniformemente il rapporto universale delle cose impedendo all’essere umano di assolutizzarsi su ciascun altro elemento.

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