Il senso della frase (Universale economica)

Senza dubbio Fernando Pivano non mente, ma a mentire è sicuramente Niki, una bugiarda patologica dal naso a becco che si aggira tra le modelle del White Bear. Passa qualche anno e Niki scompare. Lazzaro Santandrea, eroe immaturo, cavaliere con molte macchie e qualche paura, ascolta per caso una ragazzina raccontare le stesse eccitanti menzogne che raccontava Niki. Il furto di bugie è un reato grave - peggio dell'omicidio - giacché la menzogna è l'unica cosa che appartiene veramente all'uomo, in quanto la costruisce lui. Armato del "senso della frase" - unico antidoto al vizio dell'agnello - e accompagnato da taxisti psicopatici e attori falliti, Lazzaro si mette sulle tracce di Niki, non per arrivare alla verità ma per ritrovare la bugia. Cappuccetti rossi in fuga, paralitici massacrati, Babbi Natali armati di revolver sono le marionette perverse che si agitano nella Milano di Pinketts, uno straordinario teatro metropolitano degli errori e degli orrori.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Mangialibri

Il senso della fraseMangialibri

Non eccelle nello sport, non riesce a vivere una storia d’amore che duri e non si è ancora rassegnato al compimento dei fatidici trent’anni, ma Lazzaro Santandrea ‒ morto e risorto dalle ceneri del suo sigaro ‒ possiede quello che chiama “il senso della frase”. Leggi tutta la recensione

Registrati o Accedi per commentare.

Altri libri di Andrea G. Pinketts

Ho fatto giardino

Ho fatto giardino di Andrea G. Pinketts MONDADORI

Il momento è indubbiamente periglioso e difficile: Lazzaro Santandrea si trova a varcare la soglia dei fatidici 26 anni (sarebbero 40 ma, essendo nato quattordicenne, la fatidica soglia lui la supera a 26). Bisogna confessare che non è con spirito ottimista che il nostro eroe affronta questo momento gravido di insidie. Tutto il funambolico universo che gli gravita intorno manda mesti messaggi ...

Sangue di yogurt

Sangue di yogurt di Andrea G. Pinketts MONDADORI

Quattro storie di emarginati orgogliosi. Orgogliosi di essere emarginati. In una città francese politicamente corrotta, due giornalisti politicamente scorretti si ritrovano come pesci fuor d'acqua. Ma il serial killer delle "Miss Yogurt" non è l'unico squalo della fauna locale. Nell'America degli anni Cinquanta il maccartismo perseguita i paperi. Ma un eroico manipolo di pennuti si riunisce nel...

Ho una tresca con la tipa nella vasca

Ho una tresca con la tipa nella vasca di Andrea G. Pinketts MONDADORI

Torna il genio irriverente di Andrea G. Pinketts con una collezione di storie che hanno un filo conduttore chiaro: le donne, l'amore, la morte. Ma tra le righe di tutti gli amori più o meno infelici che popolano le pagine del libro, si delinea il ritratto di una storia d'amore che va avanti da anni: la relazione tra Pinketts e le Muse. Anzi, forse relazione è eccessivo. Una tresca. La tresca ...

Il conto dell'ultima cena

Il conto dell'ultima cena di Andrea G. Pinketts MONDADORI

In questo nuovo romanzo di Andrea Pinketts ritroviamo Lazzaro Santandrea, alter ego dell'autore, e il suo seguito di personaggi. Il protagonista (trentatreenne folgorato dalla constatazione che tutti i giusti, da Gesù Cristo a John Belushi, sono morti alla sua età) è un profano che lotta contro il sacro pur subendone il fascino. Un giorno gli appare la Madonna, il che lo stupisce molto, perché ...

E dopo tanta notte strizzami le occhiaie

E dopo tanta notte strizzami le occhiaie di Andrea G. Pinketts MONDADORI

Fobie incontrollabili, paure irrazionali dell'ignoto, dell'altro, di noi stessi: i mali del nostro tempo, che sfociano nella violenza, nella xenofobia, nel femminicidio. È ora di guardare in faccia i propri fantasmi e godersi i propri mostri. Il modo migliore per affrontarli è la penna irriverente, surreale e dolorosamente rivelatrice di Andrea G. Pinketts. Con la sua cultura enciclopedica ...

Il vizio dell'agnello

Il vizio dell'agnello di Andrea G. Pinketts

" Da solo tutta un'avanguardia. " -  Barbara Alberti Il vizio dell’agnello è ben più subdolo di quello del lupo, cresciuto per cacciare il gregge, con i suoi denti aguzzi e il suo sguardo predatorio. L’agnello è indifeso, candido, innocente… o almeno così dovrebbe essere. Ma nella  Milano di fine anni Ottanta...