Amarella: La vera storia della bambina-cigno

«Giuseppe Conte ha una straordinaria disinvoltura naturale nel racconto d'avventura e spoglia la sua narrazione di ogni pesantezza, di ogni convenzione, di ogni stereotipo...»
Le Monde

«Con una testarda e amorosa pervicacia, Conte si è assunto la parte di ricordare cos'è la natura a un mondo che l'ha dimenticata: che cos'è il mare, che cos'è il vento, che cos'è un albero o una roccia.»
Corriere della Sera - Pietro Citati

Come comincia la giornata di una bambina-cigno? Intanto presto, alle prime luci dell’alba. Amarella si sveglia e si alza in volo. È quello l’unico lato bello della sua immensa sventura.

«Vuoi fare l’analisi logica della lingua delle Farfalle? Chiedi a me. E come si dice ‘grazie’ nella lingua delle Balene? O quante coniugazioni hanno i verbi della lingua dei Salmoni? Trecentosessantamila, se ti può interessare. Ma a te interessano le lingue degli Umani, credo… Ma come fai a dirmi… se prima non impari almeno la tua lingua, ragazza mia ».

In seguito al naufragio che le porta via i genitori, la figlia dei Marchesi di Boscomare diventa muta. Rimasta orfana, si trasferisce a vivere con suo Zio nel tetro Castellaccio.
La bambina trascorre anni di solitudine e silenzio, vessata dai domestici e ignorata dallo Zio. Unico sollievo, l’amicizia con Agrifoglio, il contadino dislessico, diremmo ora, che le dà il nome di una pianta selvatica: Amarella.
Nonostante tutto cresce forte e coraggiosa e, quando intuisce che al castello succedono cose davvero strane, è determinata a scoprire la verità.  Ma curiosare nel laboratorio di un misterioso scienziato è davvero una buona idea? Come farà Amarella a chiedere aiuto senza poter pronunciare neanche una parola?
Un mago stralunato e il suo aiutante sono l’unica sua speranza.
Una storia magica e affascinante, che ha tutta la forza delle grandi fiabe italiane, narrata da uno dei poeti contemporanei più amati. Un racconto ricco di poesia sul potere straordinario della parola, strumento di libertà e verità.

 

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Mangialibri

AmarellaMangialibri

In un tempo e in un luogo non troppo lontano, nel villaggio di Tiravento, vive Amarella, una bambina che non ha voce. L’ha persa dopo il naufragio che, quando aveva solo quattro anni, le ha portato via i suoi genitori, i marchesi di Boscomare, depositandola sulla riva infreddolita e sola. Il suo vero nome non lo ricorda nessuno. Amarella, come la pianta selvatica dai piccoli Leggi tutta la recensione

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