Passaggio in ombra

Solitario come un'autobiografia e corale come una saga familiare, questo vigoroso e insieme delicatissimo romanzo intreccia le storie di una comunità e i destini dei suoi componenti attraverso lo sguardo di una donna, Chiara, che, per scongiurare la follia sprigionata dal dolore, si affida al potere rasserenante della memoria. Riemergono allora, in un accorato fluire di ricordi, la madre Anita, il padre Francesco, la zia Peppina, il cugino Saverio... Sullo sfondo di un Sud ruvido e avvolgente, e insieme dolce e vitale, Chiara ci guida, dal turbinio di fantasmi che agitano una vecchiaia vissuta fuori dal tempo, lungo gli aspri sentieri della sua esistenza. Ed è proprio nel dominio sofferto della lingua, grazie alla trasparenza di una scrittura sospinta innanzi da una sua arcana necessità interna, che questo indimenticabile personaggio femminile affonda il suo senso d'esistere: nel momento di arrendersi alla fatica di vivere, trova la forza e l'orgoglio di raccontare la vita.

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Mangialibri

Passaggio in ombraMangialibri

Chiara D’Auria ha forse sessant’anni. Vive da sola nella casa che aveva diviso con sua zia Peppina Curatore, un’accumulatrice seriale incapace di governare il caos che ella stessa generava, una donna che ha vissuto circondata di oggetti, scatole e cassapanche traboccanti, di cui dimenticava il contenuto e a cui attingevano a piene mani le povere donne di cui si circondava Leggi tutta la recensione

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