Mia cugina Rachele
- Autore
- Daphne Du Maurier
- Editore
- Neri Pozza
- Pubblicazione
- 10/10/2017
- Valutazione
- 1
- Categorie
Quando le lettere di Ambrose dall’Italia assumono i toni sempre più confusi e drammatici di un uomo spaventato, lo sconcerto di Philip si trasforma in un’apprensione tale da spingerlo a raggiungere al più presto la città toscana. A Firenze, però, lo aspetta un’amara realtà: Ambrose è deceduto in seguito a un male che lo ha consumato in breve tempo, e Rachele è partita subito dopo il funerale, chiudendo la villa e portando via con sé tutti gli effetti personali del defunto.
Rientrato in Cornovaglia, Philip si macera nell’odio nei confronti della cugina Rachele, che si figura come una creatura grottesca e mostruosa capace, davanti al corpo di Ambrose, di afferrare le sue cose, infilare tutto nei bauli e sgusciare via col fare di un serpente. Ma ogni certezza vacilla quando Rachele giunge all’improvviso in Cornovaglia per restituire a Philip gli averi di Ambrose. Intenzionato ad accoglierla con freddo cinismo, se non con aperta ostilità, il giovane si ritrova, turbato e stupefatto, dinanzi a una donna molto diversa da quella che ha agitato le sue veglie e i suoi sogni per mesi. Ma chi si cela, davvero, dietro quella affascinante vedova dai lineamenti belli e regolari e dagli occhi grandi? Una donna che ha perduto l’uomo che amava o una potenziale assassina a caccia di denaro?
Con Mia cugina Rachele Daphne du Maurier, maestra indiscussa di suspense, torna alle sinistre ed eccitanti atmosfere di Rebecca, la prima moglie, consegnando al lettore un romanzo dal ritmo serrato che, attraverso personaggi magistralmente descritti, dipana la sua trama in un crescendo di inquietudine.
"Sin dalla prima pagina il lettore si trova nell'oscura e malinconica atmosfera di Rebecca, La prima moglie".
The New York Times
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Recensioni e articoli
Mia cugina Rachele — Mangialibri
Cornovaglia, metà del diciannovesimo secolo: un cadavere, quello di Tom Jenkyn, penzola da una forca. L’uomo è stato giustiziato poiché colpevole d’aver ucciso sua moglie, una megera. Ambrose, cugino e tutore di Philip Ashley (rimasto orfano a soli diciotto mesi), porta il ragazzino a osservare quel corpo penzolante; glielo mostra come fossero davanti a qualcosa di divertente, Leggi tutta la recensione
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