Il pianeta delle scimmie

«Affido questo manoscritto allo spazio, non con la speranza di ottenere soccorso, ma per contribuire, forse, a scongiurare lo spaventoso flagello che minaccia la razza umana. Dio abbia pietà di noi!...» Inizia così il lungo messaggio che Ulysse Mérou, giornalista e cosmonauta del XXVI secolo, affida a una bottiglia abbandonata nello spazio. La sua incredibile e allucinante avventura ha inizio con lo sbarco su Soror, un pianeta molto simile alla Terra e popolato di scimmie evolute che hanno ridotto la razza umana in schiavitù. Su Soror infatti le gerarchie fra essere umano e animale sono capovolte, e gli uomini sono sfruttati come cavie per i più terribili esperimenti. Dopo una lunga reclusione in un laboratorio di ricerca, Ulysse riesce a tornare a casa. Ma nel corso della sua odissea nello spazio, molte cose sono cambiate sul nostro pianeta. E forse non in meglio...

Pubblicato nel 1963, ispiratore di innumerevoli e celebri trasposizioni cinematografiche, Il pianeta delle scimmie è un grande classico della fantascienza, un libro cupo e ironico al tempo stesso, che getta una luce inquietante sul futuro "bestiale" che l'umanità si sta costruendo.

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Mangialibri

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Jinn e Phyllis, giovani amanti ricchi e sfaccendati, si dilettano spesso con delle crociere nello spazio. Possiedono una avveniristica navicella mossa da vele solari che grazie all’energia emessa dai tre soli del sistema stellare in cui si trova il loro pianeta d’origine consente loro di viaggiare a velocità folle oppure di restare fermi, come legati ad un filo invisibile. Leggi tutta la recensione

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