Contro il sacrificio: Al di là del fantasma sacrificale

La passione per il sacrificio è solo umana. Gli uomini non si sono limitati a sacrificare sull’altare animali offerti ai loro Dei ma hanno sacrificato su quell’altare anche la loro vita. È il caso dell’uomo ipermorale che sacrifica il suo desiderio, o del martire del terrorismo che si immola per una Causa. Il sacrificio non è una semplice rinuncia al soddisfacimento ma una forma masochistica del soddisfacimento. È un fantasma che proviene da una interpretazione solo colpevolizzante del cristianesimo. La psicoanalisi, insieme alla parola più profonda di Gesù, si impegna invece a liberare la vita dal peso del sacrificio. Il che comporta un diverso pensiero della Legge: l’uomo non è schiavo della Legge perché la Legge – come sostiene la lezione cristiana e quella di Lacan – non è fatta che per l’uomo.

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Mangialibri

Contro il sacrificioMangialibri

Che la logica sacrificale stia alla base della civilizzazione è un fatto assodato. Il mondo animale non conosce il sacrificio, poiché trova la sua ragione essenziale in una perfetta adesione alla dimensione della Natura. A ciascuna azione di un animale risponde il puro istinto e il desiderio come il bisogno si compenetrano senza distinguo. A noi umani accade diversamente. Leggi tutta la recensione

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