Addio all'Irlanda
In fuga dopo aver sparato a una guardia, Grace O’Malley, moglie del fuorilegge Morgan McDonagh, che si vocifera sia morto di febbre nelle prigioni irlandesi, si è imbarcata con sua figlia Mary Kate sulla piccola nave che avanza lentamente lungo il fiume Mersey, diretta a Liverpool. Il mare d’Irlanda è ormai lontano, e i passeggeri affacciati al parapetto meditano sulla loro sorte futura, sperando sia migliore di quella alle loro spalle, segnata dalla terribile esperienza della Grande Carestia che nel 1845 si è abbattuta sull’Irlanda provocando un’epopea di morte e migrazione.
Molti intraprenderanno il lungo viaggio verso l’Australia, con l’intento di ricongiungersi alle famiglie deportate nella Terra di Van Diemen. Altri si procureranno un biglietto economico per il Canada. Chiunque abbia da parte qualche soldo in più andrà dritto a Boston o a New York, come la stessa Grace è intenzionata a fare. Negli Stati Uniti l’aspetta, infatti, il fratello Sean che ha trovato la sua vocazione unendosi ai Giovani Americani, un gruppo di giovani imprenditori in lotta contro la vecchia guardia formata dai ricchi gentiluomini che scimmiottano ancora usi e costumi europei.
Ogni giorno Sean si reca al porto, dove le navi attraccano a tutte le ore, per controllare le liste dei passeggeri e scrutare qualun-que forma femminile scenda dalle rampe, sperando di scorgere sua sorella in mezzo alla folla stordita di migranti, terrorizzato dall’idea che Grace e Mary Kate non siano sopravvissute al viaggio…
Secondo volume dell’epica trilogia dedicata all’Irlanda moderna, dopo Terra perduta Ann Moore narra degli irlandesi nel nuovo mondo, in quella terra americana che li accoglie, ma che riserva loro anche povertà, pregiudizi e razzismo.
Molti intraprenderanno il lungo viaggio verso l’Australia, con l’intento di ricongiungersi alle famiglie deportate nella Terra di Van Diemen. Altri si procureranno un biglietto economico per il Canada. Chiunque abbia da parte qualche soldo in più andrà dritto a Boston o a New York, come la stessa Grace è intenzionata a fare. Negli Stati Uniti l’aspetta, infatti, il fratello Sean che ha trovato la sua vocazione unendosi ai Giovani Americani, un gruppo di giovani imprenditori in lotta contro la vecchia guardia formata dai ricchi gentiluomini che scimmiottano ancora usi e costumi europei.
Ogni giorno Sean si reca al porto, dove le navi attraccano a tutte le ore, per controllare le liste dei passeggeri e scrutare qualun-que forma femminile scenda dalle rampe, sperando di scorgere sua sorella in mezzo alla folla stordita di migranti, terrorizzato dall’idea che Grace e Mary Kate non siano sopravvissute al viaggio…
Secondo volume dell’epica trilogia dedicata all’Irlanda moderna, dopo Terra perduta Ann Moore narra degli irlandesi nel nuovo mondo, in quella terra americana che li accoglie, ma che riserva loro anche povertà, pregiudizi e razzismo.
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Terra perduta di Ann Moore — BeaT
Grace, la figlia quindicenne di Patrick O’Malley, discende dagli O’Malley del Nord, un tempo padroni di un’enorme tenuta, poi finiti in povertà con la sconfitta di Giacomo II, l’ultimo monarca cattolico d’Inghilterra. Ora, nel pieno degli anni Quaranta del XIX secolo, Gracelin O’Malley – autentica bellezza irlandese che ha ricevuto in dono dalla madre la pelle color crema, le gote rosee, i ...