Il goal più bello è stato un passaggio: Scritti sul calcio
- Autore
- Jean-Claude Michéa
- Editore
- Neri Pozza
- Pubblicazione
- 29/11/2017
- Valutazione
- 1
- Categorie
In Il mio amico Eric, il celebre film di Ken Loach, a Eric Bishop, il working class hero dell’opera, che gli chiede quale fosse il goal più bello della sua carriera, Éric Cantona risponde: «Il mio goal più bello? È stato un passaggio!».
La battuta geniale di Cantona figura non a caso come titolo di questo libro di Jean-Claude Michéa, che raccoglie tre suoi scritti sul gioco del calcio. Il libro, infatti, non è altro che un omaggio che il filosofo francese ha voluto rivolgere al calcio comepassing game, come gioco d’attacco che, dalla fine del XIX secolo, caratterizza l’essenza stessa di questo sport operaio e popolare.
Michéa si sofferma su molteplici aspetti culturali, economici e sociali del calcio moderno. Tratta della storica avversione e, all’opposto, della recente ammirazione degli intellettuali per questo sport, mostra quale fonte di profitti straordinari esso sia di-ventato. Non nega nemmeno che l’industria del calcio contemporaneo funzioni essenzialmente come un «oppio del popolo», e che una gradinata o una curva di ultras dia sicuramente un’immagine molto deprimente del potere dell’alienazione.
Tuttavia, per lui, il calcio moderno costituisce anche e ancora – secondo la celebre espressione di Antonio Gramsci – un «regno della lealtà umana esercitata all’aria aperta», un regno che continua a suscitare entusiasmo tra le classi popolari
La battuta geniale di Cantona figura non a caso come titolo di questo libro di Jean-Claude Michéa, che raccoglie tre suoi scritti sul gioco del calcio. Il libro, infatti, non è altro che un omaggio che il filosofo francese ha voluto rivolgere al calcio comepassing game, come gioco d’attacco che, dalla fine del XIX secolo, caratterizza l’essenza stessa di questo sport operaio e popolare.
Michéa si sofferma su molteplici aspetti culturali, economici e sociali del calcio moderno. Tratta della storica avversione e, all’opposto, della recente ammirazione degli intellettuali per questo sport, mostra quale fonte di profitti straordinari esso sia di-ventato. Non nega nemmeno che l’industria del calcio contemporaneo funzioni essenzialmente come un «oppio del popolo», e che una gradinata o una curva di ultras dia sicuramente un’immagine molto deprimente del potere dell’alienazione.
Tuttavia, per lui, il calcio moderno costituisce anche e ancora – secondo la celebre espressione di Antonio Gramsci – un «regno della lealtà umana esercitata all’aria aperta», un regno che continua a suscitare entusiasmo tra le classi popolari
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Recensioni e articoli
Il goal più bello è stato un passaggio — Mangialibri
Se le antiche forme di dominio politico lasciavano che segmenti interi della vita individuale e sociale esistessero al di fuori di esso, con il capitalismo si è assistito all’esatto contrario. Sono proprio le manifestazioni esterne che ad esso sfuggono a dover essere piegate alle sue leggi. Ovvio che un fenomeno di massa come il calcio quindi non sia sfuggito a questo graduale Leggi tutta la recensione
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