Alla fine della vita: Morire in Italia e in altri paesi occidentali (Contemporanea)

"La regola in apparenza più semplice e sensata da seguire, per un medico, è “lottare sempre”, cercare sempre qualcosa di più da fare … Ma lottare non significa necessariamente fare di più. Significa fare la cosa giusta per il paziente, anche se non è sempre chiaro che cosa sia giusto."


Atul Gawande


È vero che la morte è diventata tabù, che la società moderna la nega e la nasconde più di quelle premoderne, condannando all’isolamento chi sta per lasciare questo mondo? Ed è forse per questo che i medici mentono al malato, e gli nascondono le cattive notizie sulla sua salute? È vero che la medicina moderna è rivolta solo al prolungamento della vita e all’ostinazione terapeutica, mentre trascura le esigenze e le sofferenze dei malati terminali? Che cosa è stato fatto per contrastare questa tendenza? Perché sono nate e a cosa servono le cure palliative? Come, dove e con chi si passa oggi l’ultima fase della vita? Nel decifrare la complessa mappa del fine vita il libro mette a confronto i cambiamenti avvenuti in Italia con quelli degli altri paesi occidentali.

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