La madre della madre di sua madre e le sue figlie.
- Autore
- Maria José Silveira
- Editore
- MONDADORI
- Pubblicazione
- 03/07/2018
- Categorie
Indigene. Libere. Rapite. Assassine. Vendute. Schiave. Vendicatrici. Cannibali. In grado di interpretare i sogni. Capaci di un odio così grande da non lasciare spazio a nessun altro sentimento. Sono tutte donne di una stessa famiglia che ha avuto origine con Inaiá, figlia di un guerriero tupiniquim, nata nel giorno in cui i portoghesi misero piede per la prima volta in Brasile, ed è proseguita con Tebereté, Sahy, Filipa, fino ad arrivare a Maria Flor, nata nel 1968.
Maria José Silveira tiene insieme le voci delle protagoniste costruendo un albero genealogico solo femminile in cui si susseguono i ritratti di venti donne che si passano il testimone di madre in figlia: le loro diverse personalità, il dolore, la bellezza, la forza che dimostrano portano in sé la traccia della regione dove hanno vissuto, delle persone che hanno incontrato, della storia che hanno attraversato - quella di un paese in formazione di cui hanno incarnato i cambiamenti più profondi. È una danza variopinta e vorticosa quella che ci cattura facendo entrare in scena, una dopo l'altra, Guilhermina, che ha lottato contro un giaguaro, Ana de Pádua, proprietaria di schiavi e bestiame, Diva Felícia, fotografa e viaggiatrice, Lígia, attivista politica... Ed è una vera e propria vertigine quella che si prova quando alla fine, leggendo la storia di Maria Flor, si riconoscono i semi delle vite che l'hanno preceduta e, osservandola, si ha l'impressione di cogliere con uno sguardo i cinquecento anni di storia passati. Ma questo, in fondo, non fa che riportarci alle radici che tutti noi abbiamo dentro ma spesso ci dimentichiamo di avere.
Con una scrittura potente ed evocativa La madre della madre di sua madre e le sue figlie è un romanzo originalissimo e sovversivo, che illumina il ruolo delle donne nella storia, seduce con il fascino esotico di un paese immenso e unisce alla grande narrativa la critica al machismo, all'autoritarismo e all'abuso di potere che ancora prevalgono nella società brasiliana, e non solo.
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