La donna di picche

Il protagonista, Hermann, attratto dal gioco d'azzardo si lascia travolgere dal desiderio di scoprire il segreto che nasconde una vecchia contessa; la donna conosce infatti la magica sequenza di tre carte capaci di far vincere sempre. Il mistero, fatto di occultismo e magia nera, che si cela dietro al gioco delle carte fa di questo racconto un’affascinante lettura dalla trama coinvolgente. Il finale riserverà un fatale colpo di scena.

Aleksandr Sergeevič Puškin nasce a Mosca nel 1799. Cresce in una famiglia nobile frequentata da molti letterati e si forma già da giovanissimo nella biblioteca del padre, fornita di numerosi testi francesi, sviluppando una propensione per la poesia. Di indole rivoluzionaria, si fece portavoce degli ambienti legati alle società segrete antizariste e a causa di ciò fu esiliato, da Pietroburgo, per diversi anni. La sua vita fu caratterizzata da un’inquietudine sentimentale e culturale che trasporrà nella sua letteratura. Tra le sue opere ricordiamo il romanzo in versi Eugenio Onegin (1833) e La figlia del capitano (1836), entrambi soggetto di trasposizioni cinematografiche.

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La dama di picche: Illustrato - Nella revisione di Armando Calvino (Bibliotheca Gothica | Non Solo Gotico) di Aleksandr Sergeevič Puškin

Hermann, un giovane ufficiale dell'esercito imperiale russo di origini tedesche, segue con passione le serate di gioco del suo amico Narumov, senza però mai toccare una carta e deriso per questo dai compagni. Finché una notte non apprende da un collega che la nonna di questi, un’anziana contessa, aveva acquisito in gioventù una conoscenza occulta nientemeno ...