Traditori: Patrizia Figini

"Forse quel colpo ha sbattuto il mio cervello di qua e di là nella scatola cranica, non so. Rido osservando i movimenti ridicoli dei compagni che mi precedono, che sussultano e cadono, simili a marionette i cui fili vengano improvvisamente recisi".
da "Traditori".

Il presente libro è stato scritto dopo un attento studio dei luoghi, dei personaggi e degli eventi protagonisti svoltisi durante il primo conflitto mondiale. Si è voluto dare spazio non ai soliti volti noti, ma ad un manipolo di soldati che si ritrova scaraventato in una situazione inedita ed allucinante, un'esperienza comune a molti giovani che hanno dovuto subire la stessa sorte.
Pertanto, durante la stesura si è privilegiata una visione di narrazione in prima persona, più coinvolgente emotivamente, al fine di una migliore immedesimazione nel personaggio .
Lo scopo di tale opera è, senza peccar di presunzione, tramandare la memoria di avvenimenti che rischia di scomparire, travolta dal frastuono telematico e dall'oblio degli anni.

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