SHARDANA Exodus (popoli del mare)
- Autore
- Leonardo Melis
- Pubblicazione
- 21/08/2018
- Categorie
Un ESTRATTO da: "Shardana Antichi Re del Mare", in particolare il capitolo riguardante l'Esodo del popolo di Mose. Dal passaggio di Yam Suph (Mare dei Giunchi) al sostare per 40 anni nell'oasi di Qadesh Barnea, di fronte al Monte di Dio individuato dall'archeologo Anati ad Har Karkoum, nel Negeb/Sinai. Ricordandovi che noi non scriviamo pro o contro la Bibbia, ma solo pro o contro le contraffazioni o interpretazioni antistoriche che abbiamo imparato a distinguere dalla buona fede e da interessi politici, religiosi o economici o di altro. Spesso abbiamo avuto modo di contestare autori di testi storici mossi da questi intenti e non sin- ceri con i posteri e con i contemporanei lettori. Personaggi che magari stimiamo per altre azioni. Come Gaius Julius Caesar, che stimiamo come pochi suoi contemporanei. Come Cicerone, che non stimiamo affatto. Come tanti autori greci, di cui non ci può importare affatto a livello di simpatia o stima, come … come gli autori della Bibbia di cui parleremo in queste pagine e che (solo alcuni di loro) scrissero mossi da interessi di parte, anche sfacciatamente. Alcuni degli scritti aggiustati da almeno due di questi autori riguardano il Pentateuco e il libro di Josueh in particola- re. Cominciamo allora approfondendo il discorso su uno dei libri del Pentateuco di cui ci siamo occupati dal nostro primo scritto di questa avventura che abbiamo affrontato a inizio millennio. Già nel 2001, al famoso “Convegno di Oristano”, accennavamo a un tragitto alternativo a quello solitamente raccontato dai libri di scuola. Aiutati dal lavoro di un archeologo italiano, Manuel Anati, che scavava nel “Monte di Dio” come lo chiama lui. Un monte che si trova a Oriente nella penisola del Sinai, non lontano dal Torrente Egitto che anticamente fungeva da confine con la Siria/Palestina e l’Egitto. Immediatamente dopo Qadesh Barnea. Sappiamo che Qadesh Barnea (santuario di Barne) era (ed è?) un’oasi in cui stazionò il popolo degli Hapiru insieme alla gente che era uscita con loro dall’ Egitto e col principe Mose. Questa gente Stazionò ben più di un anno come creduto dai più. Per noi infatti, essi stettero nell’ Oasi/Santuario quasi tutti quei quaranta anni di cui parla il Libro dell’Esodo. Fu infatti da quella base- accampamento che Mose salì al “Monte di Dio” dove gli furono consegnate le Tavole. Queste due località (chiamate nella Bibbia: Qadesh Barnea e Monte Hor) si trovano infatti nella direttiva più logica e più corta per giungere alla “Terra Promessa”, dove erano diretti Mose e i suoi, provenienti dall’ Egitto e passando da Yam Suph, mare di giunchi e non Mar Rosso, come comunemente si racconta; Mar Rosso sarebbe infatti meglio “Mare di Edom”, come la gente del luogo chiamava il mare Eritreo, che però era il braccio di mare dove si trova il porto di Aqab. Quella zona era infatti abitata dai discendenti di Esaù, gli Edomiti appunto. Alleghiamo la cartina inviataci da un amico di Roma, di cui parleremo a breve.
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