Oscar e Shingen

In un posto sperduto, tra mare e montagna, sorgeva una deliziosa isoletta; l’isoletta di Lemuria, ormai da millenni e oltre dimenticata. Un’isoletta che nessuno aveva mai più avuto il coraggio di visitare anche e solo per una semplice vacanza al mare, a causa di leggende che, nel corso della sua storia, avevano terrorizzato uomini e donne. Qui ci abitava un bambino di nome Oscar con la sua famiglia e i suoi amici. Fra tutti Karin e suo fratello Leodor erano i suoi amichetti preferiti. Il piccolo Oscar passava la maggior parte del tempo con i suoi due amichetti e con la sua sorellina alla quale voleva un mondo di bene e dalla quale non si sarebbe staccato mai, Hea, una bambina di soli quattordici anni ma la più grande del gruppetto. Con questi condivideva sogni e desideri, giochi e passioni; andava alla ricerca di posti inesplorati. Molto distante da Lemuria sorgeva il vasto continente di Linde dove in una piccola cittadina, ad Aleran, abitava il piccolo Shingen, con la madre, Hania e il padre, Isak. Quando Isak decise di partire per Iyron, Shingen, aveva solo tre anni. Hania non poteva restare a Aleran; lì per lei e il suo piccolino non ci sarebbe stato futuro. Era solo una piccola cittadina dove, del resto, mancavano provviste di cibo e, inoltre, la partenza di Isak scatenò dissensi nella sua famiglia d’origine. Isak, quindi, decise di separare Shingen anche dai suoi nonni paterni, così, Hania, a malincuore, dovette seguirlo. Si incamminarono alla ricerca di un posto sicuro dove vivere e si fermarono a Talaum-Brich. All’inizio fu dura. Non trovarono molti amici ma grazie a Runa, Hania, trovò finalmente ciò che cercava.

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