Sexy Sabrina

Il maestro la circondò, il suo frustino nella mano. Le vide le natiche contrarsi mentre cercava di guardarsi alle spalle, timorosa di quello che sarebbe successo. Continuò nella sua perlustrazione visiva e, mentre si trovava di fronte a lei, bevve ancora una volta la vista di lei. Questa volta aveva un'aria di sfida, anche se poteva ancora vedere la paura nei suoi occhi. Un'improvvisa ondata di rabbia lo travolse e la fece girare. Con un fruscio, il suo frustino da cavallo entrò in contatto con la pelle morbida del suo didietro. Sabrina trasse un profondo respiro e si morse un labbro, cercando disperatamente di non urlare.
Si girò di nuovo, colpendo l'altra natica, questa volta Sabrina non riuscì a fermarsi e urlò ad alta voce, implorandolo di fermarsi. Il maestro non era ancora pronto a fermarsi. Strisciando verso il cappotto, tolse il fazzoletto dalla tasca e lo piegò in diagonale, poi tornò indietro attraverso il pavimento del soppalco fino a Sabrina.
"Apri la bocca", ha chiesto. Sabrina si scosse e singhiozzò. "APRI LA TUA BOCCA” disse di nuovo ad alta voce. Ancora piangendo, aprì la bocca, inserì il fazzoletto e lo allacciò dietro la nuca.
"Ora puoi urlare quanto ti piace." Sabrina continuava a piangere, chiudendo gli occhi e pregando che finisse presto. Il maestro la colpì ancora e ancora, sempre più forte, ogni colpo che li faceva gemere entrambi, per ragioni diverse. A dieci colpi si fermò ansimando.

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