I soldi della contessa: Sequestro, rapina e omicidio di Marta Kusch

Lei si chiama Marta Kusch, tedesca di nascita ma con cittadinanza americana, è una bella donna alta e bionda da tutti conosciuta come “La Contessa” per la sua relazione sentimentale con il conte Borgoncelli. A Croce d’Aune chi ha passato la settantina, la ricorda ancora perché regalava le caramelle ai bambini. Il suo corpo viene rinvenuto privo di vita il 6 maggio 1945 dietro il muro di cinta del cimitero di Sant’Osvaldo, a Pedavena. Una storia scomoda, accaduta a guerra finita, dove i carnefici sono i partigiani, si impossessano del denaro di Marta Kusch e la uccidono per garantirsi l'impunità. Il movente, come dimostrerà il processo celebrato alla Corte d’Assise di Belluno nel 1950, sono i soldi. Ed erano molti i soldi nella disponibilità della Contessa, milioni di lire in banconote da mille. Gli atti processuali parlano di 4 milioni di lire del 1945, ma la somma potrebbe essere molto più elevata e sfiorare i 10 milioni del 1945, pari a un milione di euro di oggi.

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