The Unmother: La Madre Mai Nata

Esistono case che non possono essere abitate da nessuno, né possedute. Chi vi dimora è libero di occupare soltanto quel labile velo che separa i vivi dal mondo delle ombre, almeno finché la luce sarà abbastanza forte da tenerle lontane.

Dalila si è appena trasferita in una splendida villa sulla cima di una collina, insieme al marito e al figlio Gabriel. Ma è davvero la casa dei suoi sogni? O forse cela un terribile segreto, che soltanto le tenebre possono svelare?
Dalila comincia a domandarselo, quando il piccolo Gabriel le racconta di un terribile fantasma che si aggira per le stanze...
La fantasia di un bambino, a volte, vede oltre la patina lasciata dal tempo.

La bella dama dalla veste verde, ritratta in un misterioso dipinto, potrebbe essere la chiave per rivelare i ricordi di un passato tenebroso, che il Male ha cercato di tenere segreti?

"Ho sempre pensato che i defunti fossero legati al luogo della loro scomparsa, almeno quanto i vivi lo sono a quello in cui hanno visto la luce per la prima volta. Al contrario, non avrei mai immaginato che alcuni di essi fossero condannati alla prigionia, segregati in un limbo di immobilità, eterno e infinito.
Almeno, non prima di averlo provato sulla mia stessa pelle".


“Unmother – La madre mai nata” è l'opera di debutto di Juliet Branwen nel mondo della narrativa.

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La Lettrice Itinerante

Juliet Branwen – The Unmother – la madre mai nataLa Lettrice Itinerante

Per Juliet il rischio di scadere nel banale era molto realistico, ma grazie alla sua bravura è riuscita ad elaborare un testo che riesce a catturare l’attenzione del lettore senza annoiarlo e senza il rischio di scadere nel banale. Anzi grazie ai vari elementi di tensione e idee di particolarmente ben studiate ed elaborate riesce a sorprendere chi legge, tenendolo a tratti con il fiato sospeso. Leggi tutta la recensione

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