Finzione estrema (Traviesa)

Le antologie di Traviesa sono curate da scrittori invitati a tracciare un itinerario intorno alle proprie ossessioni più amate. A partire dalla selezione di quattro racconti scelti in prima persona, accompagnati da un prologo scritto di proprio pugno, i curatori offrono un avvicinamento unico al tema da loro scelto. I quattro testi di questa antologia non hanno nulla in comune tranne un procedimento unico, quello di estremizzare o esagerare la condizione umana fino a ottenere qualcosa di diverso: non un realismo-specchio, bensì una lente di ingrandimento che attraverso la distorsione riesce a metterci di fronte, con una nuova lucidità, a ciò che credevamo di conoscere. “Fame” di Ariadna Castellarnau è la storia esagerata di un uomo e di una donna che scelgono di morire di inedia. “Notte di mercoledì” di Claudia Hernández rappresenta una delle migliori storie di ridicola ed estrema solitudine che io abbia mai letto. “La via” di Andrea Salgado è una storia estrema sotto così tanti aspetti che è quasi impossibile elencarli. Lo humor è invece al centro della parodia realizzata da Sergio Olguín della novella di Collodi.

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