ALLA SCOPERTA DI MEGALI NÍSI, L’ISOLA DI CRETA: STORIA, ARCHEOLOGIA, NATURA, CULTURA (Collana: Viaggi e Ricerche di un Antropologo tra Vecchio e Nuovo Mondo Vol. 9)

ALLA SCOPERTA DI MEGALI NÍSI, L’ISOLA DI CRETA: STORIA, ARCHEOLOGIA, NATURA, CULTURA (Collana: Viaggi e Ricerche di un Antropologo tra Vecchio e Nuovo Mondo Vol. 9)
Autore
Franco Pelliccioni
Pubblicazione
02/10/2018
Categorie
Nonostante le carte la facciano sembrare distantissima, non è poi così difficile arrivare dall'Italia all'isola di Creta. Qualche difficoltà invece la si può incontrare allorché ci si sposta al suo interno. Nonostante la presenza sulla costa settentrionale di una strada grazie alla quale abbastanza facilmente si può andare da Ágios Nikólaus (ad est) fino ad Haniá nell'ovest, passando per il capoluogo Herákleion e Réthimno...
A bordo dell’aereo che mi stava portando da Atene ad Herákleion, le condizioni viarie dell'isola non erano certamente comprese nei miei pensieri. Come più volte era capitato nel corso dei miei viaggi di avvicinamento, mi stavo invece domandando cosa ci si poteva aspettare dalla quinta più grande isola del Mediterraneo, con una superficie di poco inferiore a quella della Corsica. Sapevo come fosse l’isola del Mito per antonomasia. Vi era nato Zeus, a Cnosso si trovava il labirinto del Minotauro fatto costruire da Minosse. Creta era quindi la patria del mito dei miti... Per gli archeologi l'isola è in effetti un autentico Eldorado. Non solo perché la cultura minoica del bronzo, ampiamente presente con i suoi grandiosi e stupendi Palazzi, per splendore ha preceduto quella greca classica. Accanto alle aree archeologiche universalmente note, come Cnosso, Festo, Malia, il suo territorio è costellato infatti da decine e decine di centri minoici grandi e piccoli: città palaziali, insediamenti, ville, grotte cultuali, santuari, necropoli.
Anche per me era scattato quel bizzarro meccanismo che fa sì che ciò che è distante spesso sia più ricercato di ciò che è a noi più vicino. Così che, nonostante vent’anni di ricerche tra Atlantico e Pacifico mi avessero avvicinato ad isole e arcipelaghi geo-spazialmente eccentrici rispetto al Mare Nostrum, realmente poche, tanto da contarsi sulle dita delle due mani, erano le isole mediterranee a me note.
Il viaggio autunnale nel Mediterraneo Orientale aveva, quindi, un duplice aspetto cognitivo: rimediare in qualche modo al gap; raccogliere elementi e dati che fossero in grado di offrirmi utili comparazioni storico-culturali e geo-ambientali con i più lontani mondi insulari.
Creta è certamente immensa. Se per i greci è Megali Nísi, la "grande isola", per i cretesi è addirittura un continente. In effetti anche al viaggiatore appare ben più grande di quanto sia in realtà. Poiché nell'arco di pochi chilometri: appena al di là di una montagna, di una baia, di un promontorio, vi si ritrovano i più diversi ecosistemi e paesaggi. Curiosamente le distanze tendono ad "allungarsi" anche per la presenza di una serie di aspre montagne, che dividono il nord dal sud e che si superano grazie ad alcune tortuosissime valli latitudinali. Anche le tuttora difficili condizioni viarie generali contribuiscono a rafforzare l'immagine di una grande Creta. Tanto che più volte sarei andato con il pensiero a certe strade percorse in Africa orientale. Mentre gli "esagerati" andamenti e le pendenze delle strade di montagna mi avevano invece ricordato quelle islandesi, per la presenza di forti raffiche di vento... So bene, inoltre, come esistano numerose piste utilizzabili solo dai fuoristrada e come alcuni insediamenti nel sud siano raggiungibili esclusivamente per via mare.
D'altronde fino agli anni '1970 riusciva assai difficoltoso inoltrarsi nelle montuose regioni centrali. L'intero percorso andava affrontato a piedi o a dorso di mulo. Oggi le difficoltà non sono scomparse del tutto. Ad esempio l'itinerario che si deve obbligatoriamente seguire per giungere nel sud, a Frangokástelo, attraversando l'impervia regione di Sfakiá, è una serpeggiante successione di arrampicate, discese e curve a gomito, che si affrontano confidando che gli autoveicoli in senso contrario non si discostino troppo dal loro lato...
La posizione geo-culturale di Creta tra tre continenti ha influito fortemente sulla sua storia, che più complessa di così non poteva essere... Fin dai tempi più antichi l'isola...

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