La scuola delle mogli

Arnolfo, un anziano benestante e saccente, considera “l’essere cornuto”, sorte che pare essere divenuta una moda nella società in cui vive, la peggior disgrazia che possa capitare a un uomo. Volendo comunque sposarsi, escogita uno stratagemma: adotta e cresce una fanciulla nella più completa ignoranza e i un isolamento pressoché totale, ritenendo che una donna di tal fatta non possa essere in grado di ponderare il tradimento. Sarà invece questa stessa ingenuità a far cadere la fanciulla in questione nelle braccia di un altro uomo, il giovane Horace, proprio perché “semplicemente” innamorata.

Molière, con la sua consueta satira, vivace e giocosa, beffeggia ancora una volta la società francese, contrapponendo l’irrazionalità di Arnolfo, succube della sua gelosia, e la ragione espressa da Chrysalde, suo amico, che cerca di riportare l’uomo alla realtà dei fatti.

Molière (1622 – 1672) fu un commediografo e un attore teatrale francese. Tra le sue opere, L’avaro (1668); Il malato immaginario (1673); Sganarello (1660).

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Il malato immaginario

Il malato immaginario di Molière Molière Edizioni Clandestine

Un vecchio cocciuto, una matrigna perfida, una figlia segretamente innamorata, un affascinante amante e una serva tutto pepe e senza peli sulla lingua... Come al solito alle commedie di Molière non manca proprio nulla! Ci ritroviamo in casa di Argante, un incurabile ipocondriaco convinto di essere gravemente malato, che passa le sue giornate a letto circondato da dottori che spremono per bene ...