L'equilibrio dell'anima: Perché l'uguaglianza ci farebbe vivere meglio
- Autore
- Richard Wilkinson
- Editore
- Feltrinelli Editore
- Pubblicazione
- 07/02/2019
- Categorie
Perché le malattie mentali hanno una doppia incidenza in Gran Bretagna rispetto alla Germania? Perché gli americani tendono tre volte più dei danesi a sviluppare la dipendenza dal gioco? Perché il benessere infantile è inferiore in Nuova Zelanda rispetto al Giappone? Uno studio sconvolgente dimostra che la risposta a tutte queste domande riguarda la disuguaglianza.
Nella Misura dell’anima Richard Wilkinson e Kate Pickett avevano spiegato in modo inequivocabile che le società inique funzionano peggio di quelle più eque in ogni aspetto, dall’alfabetizzazione e all’aspettativa di vita. Ora L’equilibrio dell’anima si concentra sull’effetto che la disuguaglianza ha su ciascuno di noi, sul modo in cui ci sentiamo, pensiamo e ci comportiamo. Le disuguaglianze materiali hanno conseguenze psicologiche profonde. Quando la distanza che separa ricchi e poveri aumenta, la tendenza a valutare noi stessi e gli altri in termini di superiorità e inferiorità si diffonde. La condizione sociale è strettamente legata allo stress, all’ansia e alla depressione.
Dati alla mano, Wilkinson e Pickett gettano luce su queste correlazioni sotterranee e sul loro sviluppo nel tempo, per rispondere a una domanda precisa: perché la disuguaglianza ci colpisce nell’anima? Sfidano l’idea che gli uomini e le donne siano predisposti all’egoismo e alla competizione. Smentiscono la pretesa secondo la quale la disuguaglianza sarebbe l’esito naturale delle differenze tra gli individui e tra le loro abilità. Un saggio che affronta i problemi più urgenti che colpiscono le nostre società e dimostra che l’uguaglianza genera benessere.
Nella Misura dell’anima Richard Wilkinson e Kate Pickett avevano spiegato in modo inequivocabile che le società inique funzionano peggio di quelle più eque in ogni aspetto, dall’alfabetizzazione e all’aspettativa di vita. Ora L’equilibrio dell’anima si concentra sull’effetto che la disuguaglianza ha su ciascuno di noi, sul modo in cui ci sentiamo, pensiamo e ci comportiamo. Le disuguaglianze materiali hanno conseguenze psicologiche profonde. Quando la distanza che separa ricchi e poveri aumenta, la tendenza a valutare noi stessi e gli altri in termini di superiorità e inferiorità si diffonde. La condizione sociale è strettamente legata allo stress, all’ansia e alla depressione.
Dati alla mano, Wilkinson e Pickett gettano luce su queste correlazioni sotterranee e sul loro sviluppo nel tempo, per rispondere a una domanda precisa: perché la disuguaglianza ci colpisce nell’anima? Sfidano l’idea che gli uomini e le donne siano predisposti all’egoismo e alla competizione. Smentiscono la pretesa secondo la quale la disuguaglianza sarebbe l’esito naturale delle differenze tra gli individui e tra le loro abilità. Un saggio che affronta i problemi più urgenti che colpiscono le nostre società e dimostra che l’uguaglianza genera benessere.
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