Il vicario di Wakefield

Il curato Primrose e la sua famiglia conducono una vita idilliaca in una parrocchia di campagna, finché il banchiere del vicario non fugge con tutti i loro soldi condannando la famiglia alla miseria e mandando all’aria il matrimonio del figlio George con la ricca Arabella. La famiglia è costretta a trasferirsi in una nuova e umile parrocchia nella terre del nobile Thornhill, noto donnaiolo dalla terribile reputazione, tutto l’opposto di suo zio Sir William, conosciuto in tutto il paese per la sua dignità e generosità.
Il giovane signorotto rimane ben presto invaghito di Olivia, la figlia maggiore del vicario; mentre Burchell, il misterioso amico di famiglia, pare nutrire dei sentimenti per Sophia, la figlia minore, fatto che preoccupa non poco il buon vicario, poiché Burchell, seppur onesto, è ancor più povero di loro. Proprio quando la situazione della famiglia sembrava aver riacquisito una serena quotidianità, le sventure tornano a scagliarsi su di loro una dietro l’altra, mettendo a dura prova la loro forza d’animo e la risolutezza dei loro sentimenti.

Oliver Goldsmith (1730 - 1774) fu uno scrittore e drammaturgo irlandese. Oltre a Il vicario di Wakefield, considerato uno dei romanzi più noti della letteratura inglese, scrisse Il cittadino del mondo (1762) e la commedia Ella si umilia per vincere (prima rappresentazione nel 1773).

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