Una sporca guerra di ombre: 1939: il cadavere nel fiume. Novaretti e i misteri del fascismo

Baldovino, febbraio 1939. Il cadavere di un giovane bibliotecario, Alberto Lorenzi, viene ritrovato nelle fredde acque del fiume Gioiosa. Il ragazzo è stato selvaggiamente picchiato e lanciato oltre il ponte, assieme ai suoi oggetti personali. Il commissario capo Rocco Novaretti, ex sicario dell’OVRA fascista redento con moglie e figlia a carico, dirige le indagini.
Il Lorenzi era un tipo calmo, apparentemente innocuo. Ma quella che sembrava un’esistenza grigia e triste inizierà a mostrare esiti del tutto inaspettati. Perché qualcuno lo voleva morto? E soprattutto chi?
Questi sono i quesiti che assillano il poliziotto, quando qualcuno inizia a seguirlo e ad attentare alla sua vita. Una vicenda che sembrava morta e sepolta si rivela più viva che mai.
E, ancora una volta, dovrà ricordarsi chi è e da dove viene. Perché ora non c’è solo la sua vita a rischio, ma anche quella delle persone che ama di più.

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Fantasmi per il commissario Novaretti: 1936: Un'indagine da incubo nell'Oltrepò fascista di Matteo Tamburelli Panda Edizioni

Baldovino, maggio 1936: pochi giorni dopo che Benito Mussolini ha proclamato “l’Impero”, il commissario capo Rocco Novaretti viene trasferito in una città della provincia lombarda, dopo un anno di lavoro alla questura di Milano. Non si tratta del classico poliziotto: per otto, lunghi anni, è stato il miglior sicario dell’OVRA fascista. Uomo duro e violento, ma anche molto intelligente ed ...