Il mondo di Mademoiselle Maupin: Sfide amori orgoglio e donne alla ricerca di parità e onore (romanzo storico)

Una banale avance nei confronti di una nobildonna parigina a fine Seicento porta in superficie un mondo in cui si nasconde un ragguardevole numero di esponenti del gentil sesso pronte a ricorrere alle armi per difendersi e ottenere rispetto da parte degli uomini e delle stesse donne. Il caso, realmente accaduto e non privo di scalpore all'epoca, nasconde le difficoltà del gentil sesso là e altrove in Europa a farsi giustizia al di fuori dell'ambito familiare e dell'insieme di regole stabilite da una società e istituzioni commisurati esclusivamente sulle esigenze degli uomini. E' il mondo dell'onore che caratterizzerà tutta la società europea agli albori dell'era moderna, che davanti a ogni minima provocazione istituzionalizza il ricorso allo strumento più barbarico della soluzione dei conflitti, quella sorta di giudizio di Dio che è il duello. Esso attira casualmente l'interesse di due coraggiosi esponenti della stampa e della ricerca moderni che, inconsapevolmente e con un artifizio, si trovano a esplorarne in diretta le ragioni. In modo avventuroso gli investigatori si addentrano nei recessi più nascosti della società in cui l'altra metà del cielo si comporta non diversamente dagli uomini nel cercare di riparare i propri torti. La prima sorpresa è che l'impulso all'indipendenza delle donne proviene proprio dal mondo dello spettacolo, in cui donne che conducono una vita indipendente e molto spesso libera da legami devono difenderla dai continui attentati alla loro condizione. Questi spesso provengono dalle stesse donne con cui entrano in conflitto per questioni di carriera, ma anche di uomini desiderosi di rimetterle al loro posto. Sono soprattutto questi ultimi a creare i maggiori problemi giacché il più delle volte considerano questo tipo di donna, soprattutto se non vanta un rapporto sentimentale con una personalità di alto livello, libero terreno di caccia. Le reazioni della selvaggina in questo caso sono sorprendenti e gli uomini, spesso colti di contropiede, ne sono travolti e il più delle volte ne escono scornati. Le nuove amazzoni, in veste di popolane, spesso animano i tumulti per la farina, le rivolte contro le tasse e gli stessi conati rivoluzionari spesso consentono a quelle più valorose e socialmente motivate di contrastare gli apparati militari e polizieschi maschili. Spesso sono le esponenti della nobiltà e dell'alta borghesia, convertite alle battaglie per il progresso del proprio sesso, ad assumerne la leadership. Ne emerge un'avanguardia che non solo anticipa le istanze del femminismo moderno, ma sulle soglie del Novecento diviene protagonista delle svolte politiche che vedono la donna tesa a ottenere il diritto di voto e la parità giuridica con l'uomo. Ciò avviene in concomitanza con la trasformazione dei ceti nobiliari in borghesia finanziaria e capitalistica che, prima nei saloni retti dalle donne più in vista nella società e poi nelle sale d'armi femminili, si trasformano gradualmente in quel movimento che porterà all'approvazione del suffragio universale e aprirà le porte della vita pubblica alle donne. La realtà storica è resa dall'autore, storico sociale del fenomeno sportivo, con la leggerezza e la fantasia del romanzo in cui, in maniera intuitivamente percepibile, si muovono personaggi realmente esistiti con altri frutto di fantasia in una realtà come quella della scherma e del duello che gradualmente e gentilmente si evolve in un'attività fisica e sportiva particolarmente gradita dal gentil sesso. La linea espositiva scelta consente all'autore di mettere a nudo anche quelli che sono i meccanismi della ricerca, dalle questioni metodologiche alle esitazioni, i tentennamenti, l'entusiasmo della scoperta. Così analisi dotte e complesse spesso traspaiono nel testo, come pure alcune scoperte sorprendenti. Ma sopratutto emerge che i ricercatori sono anch'essi uomini e donne che parteggiano e nutrono sentimenti e vivono appieno, anche nell'esperienza lavorativa, tutta la loro giovinezza.

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