Raffaello e la Sacra Cintola

RAFFAELLO E LA SACRA CINTOLA
AUTORI: UGO MIANO, GIOVANNI BATTISTA ZUMPANO

SINOSSI
“Raffaello e la Sacra Cintola” nasce dallo studio del dipinto della Madonna del Fieno, o Madonna dell’Agnello opera di Raffaello che rappresenta la Madonna con il Bambino e un Agnello in Paesaggio. Il dipinto è rimasto per lungo tempo sconosciuto al grande pubblico ma non agli esperti e a vari conoscitori d’arte che ne hanno anche scritto più volte.
Di esso parla per la prima volta il Vasari: “… dovendo Raffaello andare a Roma chiamato da Papa Giulio II gli lasciò a finire il panno azzurro, ed altre poche cose che mancavano al quadro d’una Madonna che egli aveva fatta per alcuni gentiluomini senesi; il qual quadro finito che ebbe Ridolfo con molta diligenza, lo mandò a Siena…”.
Queste parole hanno trovato conferma in quello che hanno scritto numerosi studiosi e critici d’arte. Quanto affermato dal Vasari è stato confermato e testimoniato da Oskar Fischel, dal Prof. Federico Zeri, dal Prof. Jurg Meyer zur Capellen e altri esperti.
Madonna con il Bambino e un Agnello in un Paesaggio, detto anche Madonna del Fieno o Madonna dell’agnello, dimensioni 86X67 cm, dipinto (1507-1508 circa) di Raffaello Sanzio. Il dipinto fa parte di una collezione privata attualmente in Svizzera, a Ginevra. Il restauro è stato eseguito nel 2014 dal Prof. Paolo Violini.
Lo studio della Madonna del Fieno o dell’Agnello ci ha consentito di conoscere nuovi elementi e nuovi dati sulla vita e sulle opere di Raffaello. L’osservazione del particolare della Cintola che sorregge Gesù e la lettura dei documenti di supporto, ci hanno stimolato ad intraprendere una vera e propria ricerca su questo tema delle Cintole nei dipinti di Raffaello.

Grazie a questi studi abbiamo potuto acquisire nuovi elementi di analisi, ma anche nuove correlazioni circa i suoi legami affettivi, sociali e religiosi, nonché su collegamenti e committenze che ci consentono di aggiungere nuovi tasselli prima d’ora sconosciuti a quanto finora si sapeva, innanzitutto per quanto concerne la vita della Nobildonna perugina Maddalena degli Oddi e della sua correlazione con i dipinti del Sanzio.
Proprio grazie alle ricerche effettuate sulle Cintole nei dipinti dell’artista possiamo ora verificare lo stretto legame fra tre sue opere: la Pala degli Oddi, la Madonna dei Garofani, la Madonna del Fieno
Gli elementi e le argomentazioni riportate in questo libro confermano dunque che le tre Cintole esaminate nella Pala Degli Oddi, nella Madonna dei Garofani e nella Madonna del Fieno o dell’Agnello, sono identiche alla Sacra Cintola conservata nel Duomo di Prato. L’identicità e la perfezione di tali Cintole ci fa pensare che Raffaello abbia avuto un grado di comprensione tale da richiedere un contatto diretto con la Sacra Cintola di Prato non solo una volta ma più volte dal 1500 al 1508, per averla poi potuta riprodurre fedelmente. Si evidenzia così, oltre allo stretto legame di Raffaello con la Sacra Cintola custodita nel Duomo di Prato di cui si è detto, anche la metodica dell’artista - ricorrente nelle opere giovanili, come si è visto - e che, per quanto ci interessa in questa sede, ci consente di sottolinearne le caratteristiche compositive. Le ricerche effettuate e i nuovi elementi acquisiti vogliono essere un contributo alla riflessione per gli studiosi di Raffaello, in occasione del Cinquecentenario della sua scomparsa.

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