L'amore prende il volo: Brividi ad alta quota

“Non è possibile. Dico sul serio, non è assolutamente possibile! Sono appena stata assunta presso la compagnia aerea dei miei sogni in qualità di hostess di volo, dopo essermi fatta un mazzo tanto per passare la selezione e sto già per finire sulla lista dei licenziati in tronco. Perché? Sono nel bel mezzo del periodo di prova, momento in cui tutto, e quando dico tutto intendo davvero tutto, dovrebbe filare liscio nel modo più assoluto. Dovrebbe. Invece io sto vivendo il peggiore dei miei incubi! Le divise che mi hanno consegnato appena assunta sono tutte in tintoria, perché avevano sopra talmente tanto di quell’amido da far sentire irrigidito uno stoccafisso mummificato in garze cosparse di mastice. Se le avessi indossate in quello stato sarei sembrata una che gira con un palo della luce infilato nel sedere. Pessimo portamento, non si sarebbe proprio potuto guardare. Ho dovuto portarle a lavare, non avevo scelta. Ovviamente a quel punto che cosa succede? L’unica divisa che mi ero tenuta si è appena macchiata. Di mascara. E di fondo tinta. Ora due orrende macchie spiccano in modo atroce sul tessuto bordeaux della mia splendida uniforme nuova di zecca. E io dovrei essere su un volo, perfetta e sorridente, tra quaranta minuti. Impossibile. Orrore. Ma non è finita qui. Vi chiederete come accidenti abbia fatto a combinarmi in questo modo, a ventisette anni. Semplice: la mia bastardissima sveglia non è suonata, perché il dannato cellulare malefico stanotte ha pensato bene di non caricarsi. Merda. Sono in ritardo colossale, è ovvio. Fuori si sta scatenando il diluvio universale rivisto e corretto dal demonio in persona, niente arca o roba del genere, stavolta moriremo tutti, me lo sento. La mia app preferita, quella sui trasporti, mi ha appena informata del fatto che il traffico è in tilt cosmico, in sintesi sono in coda pure le pantegane mezze affogate, la metro non circola causa allagamenti, i taxi sono presi d’assalto come se fossimo giunti al giorno del giudizio, e Attila, il mio cane, ha mollato la uno e la due giusto in mezzo alla cucina, dato che a causa di quella sveglia maledetta non è potuto scendere a farla fuori. Doppia merda. Io non possiedo un’auto, quindi per me raggiungere l’aeroporto senza doti di teletrasporto è praticamente impossibile, date le circostanze. Certo, potrei chiedere un passaggio al tizio stra sexy che si è trasferito al piano di sotto la settimana scorsa. Ammesso che sia ancora a casa. O che non stia facendo sesso scatenato al lume di candela con qualche modella alla sua altezza. Tripla merda. Non ce la farò mai. Dovrò dire addio al lavoro dei miei sogni, dopo aver ricevuto il bel servito, un mese fa, da quel coglione del mio ex, che s’è dato in preda a una fulminante crisi prematrimoniale. Dimenticavo, io sono Skye, la hostess più sfigata del globo, che alla vigilia di S. Valentino sta per essere licenziata, dopo essere stata mollata al “quasi altare” e dopo aver compreso che il tizio del piano di sotto è praticamente inarrivabile. Ce la farò secondo te a sopravvivere a questa tragedia immane? Vieni con me, ti prego, avrò davvero bisogno di un po' di compagnia.”

A quanto pare Skye Greer è sul punto di darsi per vinta ma il destino, sotto le sensualissime mentite spoglie di un nuovo amore, ha in serbo per lei una meravigliosa sorpresa.
Una divertentissima commedia romantica, per chi ama ridere, sognare e lasciarsi trasportare sulle ali del vero amore.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli