Angelo full-time: (La verità del sangue)

Adamo Salceste viene travolto da un’auto per le strade di Orvieto. Si risveglia in un ambiente sconosciuto e scopre di essere morto. Due persone, un uomo e una donna, lo accolgono e gli comunicano che è stato scelto per entrare nel Corpo dei Gi-eis, Guardian Angels. Praticamente un gruppo di Angeli Custodi, al di fuori dello Spazio-Tempo. Dopo un iniziale entusiasmo, Adhamel (questo il suo nuovo nome da “angelo”) scopre che il lavoro è tutt’altro che facile; come sulla Terra, esistono Manuali Operativi complicatissimi da studiare, superiori esigenti con cui fare i conti, rogne continue riguardanti i suoi “assistiti” terrestri, che vengono assegnati in numero di tre per ogni Guardiano. Questi “angeli” non sono come i Supereroi, non hanno grandi poteri, e le poche capacità di cui dispongono sono soggette a regolamenti e molte limitazioni. Adhamel, per sua natura, è un polemista nato, e non perde occasione per porre domande scomode, contestare tutta la struttura, chiedere continuamente perchéla Presenza (Dio) non si faccia vedere per dare istruzioni più chiare ai Suoi sottoposti. Seguendo Adhamel, il racconto mostra anche le vite dei tre umani a lui assegnati: Giuliano, Giada ed Esther. Ognuno di loro andrà incontro a un destino assolutamente imprevedibile. A ingarbugliare le cose, un paio di eventi cruciali - durante la vita dei tre assistiti - porteranno inopinatamente Adhamel a ripercorrere momenti della sua stessa vita, complicando ancora di più la sua missione lavorativa. Avventura e umorismo accompagnano la narrazione, che invita a porsi delle domande, ma con leggerezza.

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