ΑΣΠΙΣ - Lo scudo

Edizione bilingue commentata (greco-italiano)
Il guerriero Cleostrato è morto. O almeno è quello che crede il suo servo frigio Davo che ha ritrovato lo scudo del padrone sul campo di battaglia accanto a corpi carbonizzati. È il punto di partenza di questa commedia di Menandro che mette in scena l’eterno scontro tra il bene e il male, rappresentato in questa storia dall’avido e crudele Smicrine che vuole appropriarsi del bottino di guerra del soldato creduto morto.
Ci sono qui molti dei temi della commedia menandrea, definita dagli antichi «specchio della vita» per la capacità di rappresentare le vicende e le pulsioni umane.
Nell’approfondita introduzione curata da Massimo Rossi le notizie sulla vita di Menandro, le caratteristiche della sua commedia e l’influenza che ebbe sul teatro latino ed europeo.
A cura e traduzione di Massimo Rossi 

Menandro (342/41-291/90 a.C.) ateniese, compagno di efebia di Epicuro e allievo di Teofrasto, esordì al concorso drammatico nel 322 a.C. assicurandosi otto vittorie. La commedia menandrea, centrata su temi di indagine sociale e sulle caratteristiche psicologiche dei personaggi, ha influenzato la comicità latina e quelle successive.

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