Pasolini e lo sguardo del Poeta: Uno studio sul film “Che cosa sono le nuvole?” di Pier Paolo Pasolini (Narrare il Cinema Vol. 1)

Pier Paolo Pasolini è stato un Poeta con la P maiuscola, capace cioè di lanciare il suo sguardo oltre la pura evidenza delle cose. Della sua sterminata opera, viene qui analizzato un episodio specifico della produzione cinematografica, ovvero il suo terzo cortometraggio, realizzato nel 1967 e uscito nel 1968, dal curioso titolo "Che cosa sono le nuvole?", opera in cui Pasolini usa il pretesto di rappresentare il mondo del teatro all’interno di un film per offrire moltissimi spunti di riflessione. L’ultima delle collaborazioni con Totò, scelto da Pasolini perché "capace di riunire in sé il clownesco e l’immensamente umano", questo cortometraggio di soli venti minuti, dietro un aspetto quasi dimesso e una vicenda solo apparentemente banale, offre una serie di indizi e di chiavi di lettura per interpretare potenti metafore riguardo alla condizione e al destino dell’essere umano. In questa narrazione dettagliata del film faremo emergere i tanti significati e i molteplici rimandi, anche filosofici, che fanno di questa breve opera d'arte il "gioiello nascosto" della vasta filmografia di Pasolini.

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