Anatomia di una scelta

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Anatomia di una scelta
Autore
Luigi Alviggi Luigi Alviggi
Editore
Guida
Pubblicazione
05/11/2018
Valutazione
1
Categorie
Il romanzo, ambientato a fine secolo scorso, ha quattro protagoniste don¬ne. Tre compagne di scuola sono seguite nell’ingresso al mondo, fonte della vita a seguire. Tra familiari, livello sociale, contatti, il libro traccia le evoluzioni, archetipi di modi esistenziali ben diversi. La quarta, Vinna, è al top del successo e rivive le tappe di carriera e dei traumi vissuti, una vita in flashback dunque.
Lula, principale protagonista, precoce nel sapere dove voler giungere, si avvia alla fama. È in tv, in film, in giornali, in un crescendo che la porta nello star system. Daura non si ferma dinanzi a esperienze pericolose per l’oggi e più per il domani. Vuole anche lei arrivare ma non ha le doti dell’amica. Si dovrà accontentare della mediocrità che alla fine piacerà per l‘amore trovato. Clara, ha una famiglia dai forti riferimenti ma pro-tettiva nell’evitarle contrasti. Questa impronta costruirà alti ideali ma di non facile uso. A compenso dei limiti, ottiene obiettivi di rilievo, non sen¬za inciampi. Intorno alle quattro tanti soggetti, taluni indagati a fondo, altri comparse, movimentano gli scenari che guidano le donne verso il proprio destino.
L’opera si concentra sul singolo - sentimenti, moti intimi - e indaga nel profondo con intenti articolati, utili a orientarsi in un mondo sempre on¬divago. Comprendere chi ci fronteggia non è forse la formidabile arma per vivere al meglio i giorni che tocca affrontare lungo la via?

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Luigi Alviggi

Anatomia di una scelta di Luigi AlviggiLuigi Alviggi

Sin dall'inizio s'intuisce che questo nuovo romanzo di Luigi Alviggi mette in campo e sviluppa un progetto narrativo ambizioso e impegnativo, al di là perfino della stessa consistenza dell'opera che si snoda per oltre quattrocento pagine (una *misura* tra l'altro inusuale ormai nei panorama editoriale contemporaneo). L'autore usa la sua trama per seguire l'evoluzione esistenziale dì un gruppo di personaggi (donne in particolare) colti innanzi tutto nei passaggio cruciale dall'adolescenza all'età adulta con tutte le incertezze, speranze, frustrazioni che ne derivano, e poi via via nel corso dell'esistenza. Alviggi dimostra qui dì avere una spiccata sensibilità introspettiva riuscendo a entrare per così dire nelle diverse psicologie e a comunicarle al lettore coinvolgendolo in maniera sempre più trascinante. Si direbbe che il suo obiettivo sia quello di mostrare soprattutto il "coté" femminile visto che le protagoniste autentiche del libro sono tutte donne, quattro in particolare, segnate da storie e destini diversi ma in grado di offrire uno spaccato esistenziale con cui misurarsi o riconoscersi. Le quattro eroine avranno approdi differenti e il lettore potrà ritrovarsi nei destino di Lula, destinata ai successo, o di Daura che malgrado le intenzioni non ha la stoffa adeguata per riuscire come l'amica, o ancora di Clara, animata da alti e forti ideali non sempre verificabili. Ma poi c'è anche Vinna, la quarta donna che è al massimo dell’"appeal” e del successo. Alviggi ne segue le vicende, nell'arco del cinquantuno capitoli in cui è suddivisa l'opera, indicando di volta in volta, in apertura, un'intrigante chiave di lettura. Quello che affascina nel libro è sicuramente la padronanza dello stile: elegante e sobrio, discreto e toccante, che può ascriversi senz'altro come uno dei pregi essenziali della narrazione che qualifica lo scrittore, senza mezzi termini, come un abile e assai provveduto "story teller", tanto è vero che la sua perizia gli permette di utilizzare anche dei "tagli" introspettivi, un "espediente" narrativo situabile a metà strada tra il "cut up" e lo "stream of consciousness". Ma al di là di ogni altra considerazione puramente tecnica o stilistica, resta l'impegno di uno scrittore che pone in essere un "prodotto" che parla dì problemi concreti, al di fuori delle mode dì stagione quasi sempre vissute all'insegna della giallistica, e che affronta tematiche essenziali e durature che appartengono alla vita di ciascuno di noi. Antonio Filippetti Leggi tutta la recensione

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