1936. Le Olimpiadi di Hitler - I Fatti

In attesa delle prossime Olimpiadi, quelle del 2020, che si terranno a Tokyo, la capitale del Giappone, fra il 22 luglio e il 9 agosto, abbiamo pensato di far chiarezza su di una edizione precedente, imbattibile sul piano delle controversie e delle fake news. Infatti, non esiste alcun’altra edizione dei Giochi olimpici assoggettata a tante bugie, distorsione, mezze verità, come l’edizione di Berlino del 1936. A cominciare dalla campagna per boicottare quei Giochi, lanciata da tre diplomatici americani basati in Germania, che si rivelò un clamoroso insuccesso. Durante quella edizione dei Giochi furono adottate delle tecniche innovative che sono ancora una costante in tutte le olimpiadi moderne: la campana olimpica; la torcia olimpica; le riprese televisive in diretta. Vi si discute anche del Saluto Olimpico, oggi abolito per correttezza politica, in quanto troppo simile al saluto fascista.Nel libro si parla dei grandi successi ottenuti a Berlino dagli atleti azzurri, prima fra tutti, la velocista Ondina Valla. L’autore esamina anche le controversie sorte durante quei giochi: Gretel Bergmann, che si disse esclusa in quanto ebrea; Dora Ratjien, che poi si rivelò essere un uomo; il ritiro della squadra di calcio peruviana, per protestare contro la richiesta di ripetizione della partita, che loro avevano già vinto, contro l’Austria.In particolare, vi si discute a lungo della controversia circa la stretta di mano fra il velocista statunitense Jesse Owens e Adolf Hitler e il marcato saluto del presidente Roosevelt (quello assolutamente vero) a Owens e agli altri vincitori negri, una volta rientrati negli USA. Forse, per tale motivo, Owens trovava discutibili le espressioni di superiorità statunitensi nei confronti della Germania circa la segregazione razziale, ed ebbe a dire: “Era nel mio Paese che non potevo salire davanti, in autobus, non in Germania.” Questo libro chiarisce in maniera sintetica taluni fatti, sgombrando le distorsioni della propaganda pro e antinazista, circa le Olimpiadi di Berlino del 1936. Dopo un tentativo fallito di boicottaggio da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, queste olimpiadi possono essere giudicate le prime dell’era moderna.L’autore: John R. Webb (Robert Smyth) scomparso nel 2014, fu un giornalista e uno storico conservatore britannico.

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