CANTI DI FURNARI: Omaggio a «I Cavernicoli» (Testi originali e tradotti in lingua italiana)
- Autore
- Mimmo Mòllica
- Pubblicazione
- 07/03/2019
- Categorie
Sociologia e antropologia si incontrano qua con l’architettura rurale e la poesia: “A casa tua non tieni balconi” vuol dire che l’accusato/a abitava in un ‘catoio’, cioè nei bassi. Niente balconi, niente baronati né sangue reale.
Perché un omaggio a «I Cavernicoli»?
Un omaggio a questi campioni dello spettacolo sarebbe già "Cavernicolivolissimevolmente" motivato dalla loro storia artistica, dalla bravura, dal vuoto che lasciano nel panorama umano e dello spettacolo, dal notevole ruolo svolto nella riproposta del repertorio tradizionale siciliano. Per la prova di bravura, di serietà, di qualità artistica offerta con i Canti di Furnari, resi emozionanti ed esemplari, con una riproposta fedele, rigorosa nei testi e perfino nella pronuncia.
I «Canti di Furnari», come scrive Melo Freni, sono «tradizione vera, autenticamente rimandata fino a noi senza alcuna interpolazione o rielaborazione, talché tutto ciò che in questo disco viene proposto è frutto di una registrazione sic et simpliciter dal vivo di voci contadine, motivi e parole, cui il complesso dei Cavernicoli presta semplicemente gli uffici della propria interpretazione. […] Le stesse parti strumentali sono ricavate dalle raccolte del Favara in Val di Noto cui, secondo la divisione della Sicilia di Gioacchino di Marzo, Fùrnari appartiene».
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