SANTA MARIA ALLA QUERCE: STORIA E LEGGENDA DI UN SANTUARIO

La storia del santuario della Madonna della Querce, situato al limite settentrionale del comune di Fucecchio, ha origini remote anche se oggi poco conosciute.
Già nel medioevo esisteva una chiesa, intitolata al martire Nazario, ubicata più in basso rispetto all’attuale chiesa parrocchiale, di cui troviamo memoria già a partire dall’866; ma è soltanto all’inizio del XVII secolo che questo luogo, nascosto nei boschi delle Cerbaie, vivrà una nuova stagione, diventando un luogo di culto mariano la cui fama si estese nel Valdarno e nella Toscana settentrionale.
Un’immagine su una quercia e una fonte d’acqua danno origine ad una storia di fede giunta fino ai nostri giorni. Ma alla storia si è poi sovrapposta una leggenda e la Cellina, nome del piccolo santuario costruito sulla fonte, diventerà il luogo di un’apparizione della Madonna.
Particolarmente significativa la scoperta di un importante decreto del vescovo mons. Pio Alberto Del Corona che nel 1876, a conclusione della sua prima visita pastorale, concesse l’indulgenza a tutti coloro che, visitando la cappella detta « Cellina della Madonna », avessero recitato con sincera devozione tre Ave Maria. Nello stesso decreto l’acqua della fonte della Cellina fu dichiarata miracolosa.
Il libro, tratto dalla tesi “Santa Maria alla Querce nelle Cerbaie di Fucecchio”, discussa presso la Scuola diocesana di Formazione Teologica di San Miniato, affronta il delicato argomento delle discrepanze fra la storia e la leggenda. Frutto di ricerche condotte negli archivi propone al lettore un percorso ampiamente documentato che modifica quanto tradizionalmente conosciuto dalla gente di Querce, ma che non muterà le bellezza e l’importanza di questo luogo, a cui l’autrice ha voluto rendere omaggio.

Cinzia Paletti



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