Il razzismo non è una favola: Questo piatto non s'ha da fare (I Girasoli)

Un favola che racconta come guardare le cose con un altro paio di “occhiali”. E lo fa con semplicità, allegria e briosità, utilizzando gli alimenti come metafore ed esempi concreti per dimostrare che, come due cibi dal gusto e dal sapore diverso possono coesistere insieme donando al piatto un aroma speciale, così anche gli uomini, i popoli di razze ed etnie diverse posso convivere insieme, nel rispetto delle peculiarità dell’altro, dove la diversità non rappresenti un punto di debolezza, separazione o allontanamento, ma di forza, di accoglienza e arricchimento reciproco.
Pagine solari, serene, dirette che raccontano un percorso contro ogni forma di discriminazione e luogo comune, spinte invece alla ricerca e conoscenza dell’altro. Filo conduttore è un approccio positivo alla vita, in ogni sua sfumatura e un invito costante a riscoprire gli altri, senza assumere un atteggiamento giudicante ma accogliente e senza alcun condizionamento sociale e storico.
l’autore nel suo racconto invece riesce a riportare in luce, tra tutte le difficoltà economiche, culturali e sociali di contesti disagiati, anche gli odori, i sapori di una terra definita spesso bella e dannata, ma con tanta voglia di riscatto e cambiamento. Motore di questo cambiamento, così come si evince dal racconto, sono proprie le persone, i volontari, spesso dimenticati dalle istituzioni, ma che nonostante tutto continuano a credere nel cambiamento e che hanno fiducia, ispirati nel proprio agire dall’insegnamento di Padre Pino Puglisi che.. “Se Ognuno fa qualcosa…allora si può fare molto”.

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