Per Catullo amato il nome è Lesbia: Raccolta di poesie saffiche
- Autore
- Igrette Le Roy
- Pubblicazione
- 25/04/2019
- Categorie
Questa è una raccolta di poesie omoerotiche femminili attribuita al personaggio immaginario Igrette Le Roy, alias di Jacques D'alfan, autore dell'analoga raccolta omoerotica maschile "Dove menar l'augello". Né Igrette, né Jacques esistono, ma quest'ultimo è il personaggio secondario di un libro non scritto. La penna silente dietro questi personaggi si riserva di restare nell'anonimato. Per chi desiderasse leggere ambo le opere, è disponibile un'unica raccolta contenente anche il volume "Poesie scartate".
Le opere poetiche di questa e delle altre raccolte variano di toni e ritmi, ma sono tutte sorprendenti.
Lepidottero libra
Bel signore col bastone,
Non si sfili la cintura.
Forse sembra un'occasione
Dimostrarmi la bravura.
Dai miei gusti non mi scolla,
Uso un fallo in silicone.
Preferisco la farfalla
Al batacchio di un maschione.
La fanciulla che mi aspetta
Profumata è fiore in boccio.
Non direi proprio ninfetta,
Ma non poco mi compiaccio.
L'ho sì attesa tutto inverno,
Questa è proprio l'impressione.
Vista un giorno, sempre inferno
Non averne un sol boccone.
Delicata come seta,
Dal sottile, dolce busto.
Io ne ho fatta la mia meta,
Nulla al mondo fu più giusto.
In agguato son rimasta
Come tigre fra le fronde.
La savana non è vasta,
Ma gazzella si nasconde.
Mio signore, vede bene,
Quella porta è proprio chiusa.
Stia tranquillo, è pel pistillo:
Non le sto inventando scusa.
Sono certa che lo sappia,
Lei è attraente e raffinato.
Non le trovo che una macchia:
Non è adatto al mio palato.
Dolce dama ora ha ceduto,
Devo averla senza indugi,
È pertanto che saluto;
Cerchi altrove i suoi pertugi.
Le opere poetiche di questa e delle altre raccolte variano di toni e ritmi, ma sono tutte sorprendenti.
Lepidottero libra
Bel signore col bastone,
Non si sfili la cintura.
Forse sembra un'occasione
Dimostrarmi la bravura.
Dai miei gusti non mi scolla,
Uso un fallo in silicone.
Preferisco la farfalla
Al batacchio di un maschione.
La fanciulla che mi aspetta
Profumata è fiore in boccio.
Non direi proprio ninfetta,
Ma non poco mi compiaccio.
L'ho sì attesa tutto inverno,
Questa è proprio l'impressione.
Vista un giorno, sempre inferno
Non averne un sol boccone.
Delicata come seta,
Dal sottile, dolce busto.
Io ne ho fatta la mia meta,
Nulla al mondo fu più giusto.
In agguato son rimasta
Come tigre fra le fronde.
La savana non è vasta,
Ma gazzella si nasconde.
Mio signore, vede bene,
Quella porta è proprio chiusa.
Stia tranquillo, è pel pistillo:
Non le sto inventando scusa.
Sono certa che lo sappia,
Lei è attraente e raffinato.
Non le trovo che una macchia:
Non è adatto al mio palato.
Dolce dama ora ha ceduto,
Devo averla senza indugi,
È pertanto che saluto;
Cerchi altrove i suoi pertugi.
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