Lory Cingolani: La rinascita infinita
- Autore
- Vittorio Bruno Bernardini
- Pubblicazione
- 02/05/2019
- Categorie
Libro artistico contenente le migliori opere d'arte della famosa artista scomparsa Loredana Cingolani e testi musicali dedicati a lei dal cantautore e compagno Vittorio Bruno Bernardini.
INTRODUZIONE
A pochi giorni dalla sua scomparsa...i miei pensieri non esistevano più, era come fossero scomparsi anche loro, come
tutto il resto...restava il senso di un paesaggio distrutto che non ha senso, il nulla.
Mi aggrappai allora a un unica sensazione sopravvissuta, sì proprio così, mi sentii provare un’emozione che era ancora
viva...”un amore così grande da essere indistruttibile a ogni cosa...anche a se stesso”.
Non poteva finire così...lei non avrebbe voluto, ciò che lei desiderava e sognava doveva continuare a vivere...dentro di
me sentivo battere forte il suo cuore e fu in quel momento che mi resi conto di quello che stava accadendo....non era
finita.
Così promisi al cielo di scrivere un libro che raccontasse del suo immenso mondo, della sua arte, e dei suoi pensieri...
pensai che era il minimo, che se lo meritava, e che glielo dovevo...pensai anche di essere diventato pazzo perchè non
avevo mai scritto un libro prima d’ora, giusto qualche canzoncina, e non è certo la stessa cosa...
pensai che forse... fare ardue promesse, considerando anche il tristissimo stato in cui mi trovavo, era da attribuire allo
shock che avevo subito, unito al dolore che viaggia ancora indisturbato dentro di me, in abissi sconosciuti, sconosciuti
anche alla mia anima.
E poi come potevo io... scrivere della mia umile, coraggiosa maestra e compagna di vita?
Come avrei potuto parlare del suo incondizionato altruismo e della sua tenerissima purezza?
La sua arte..come avrei potuto descriverla?
Sensibile e forte com’era, primitiva guerriera dell’amore, tanto mi manca che...come avrei trovato le parole?
Sono stato fortunato a viverla...però non sapevo come scriverla.
Come potevo scrivere di Lory...mi sentivo come un granello di sabbia che dovesse scrivere di una perla...
Così chiusi gli occhi...e una lacrima impaurita bagnò uno dei suoi disegni che avevo posato sulle mie ginocchia, in
meno di un secondo provai ad asciugarla quella lacrima, ma fu subito assorbita da foglie gigantesche e canne di bambù,
da alberi secolari intrecciati all’universo, tramonti infiniti e lune misteriose, palme nell’oceano su isole immaginarie,
uccelli colorati, ninfe danzanti, angeli, guerrieri, pietre dure, geki sui muri, tamburi parlanti...
fu allora che capì...sarebbe stato il suo stesso mondo a scrivere di lei...e a descriverla
i suoi compagni di viaggio, i suoi pennelli, i suoi sogni, le cose che amava, le sue emozioni, avrebbero parlato di Lory,
la vita stessa avrebbe scritto di lei....
E così è stato, ho richiuso gli occhi, ho aperto il cuore e lei era lì, di tutti i colori della natura vestita...
Vittorio Bruno Bernardini
INTRODUZIONE
A pochi giorni dalla sua scomparsa...i miei pensieri non esistevano più, era come fossero scomparsi anche loro, come
tutto il resto...restava il senso di un paesaggio distrutto che non ha senso, il nulla.
Mi aggrappai allora a un unica sensazione sopravvissuta, sì proprio così, mi sentii provare un’emozione che era ancora
viva...”un amore così grande da essere indistruttibile a ogni cosa...anche a se stesso”.
Non poteva finire così...lei non avrebbe voluto, ciò che lei desiderava e sognava doveva continuare a vivere...dentro di
me sentivo battere forte il suo cuore e fu in quel momento che mi resi conto di quello che stava accadendo....non era
finita.
Così promisi al cielo di scrivere un libro che raccontasse del suo immenso mondo, della sua arte, e dei suoi pensieri...
pensai che era il minimo, che se lo meritava, e che glielo dovevo...pensai anche di essere diventato pazzo perchè non
avevo mai scritto un libro prima d’ora, giusto qualche canzoncina, e non è certo la stessa cosa...
pensai che forse... fare ardue promesse, considerando anche il tristissimo stato in cui mi trovavo, era da attribuire allo
shock che avevo subito, unito al dolore che viaggia ancora indisturbato dentro di me, in abissi sconosciuti, sconosciuti
anche alla mia anima.
E poi come potevo io... scrivere della mia umile, coraggiosa maestra e compagna di vita?
Come avrei potuto parlare del suo incondizionato altruismo e della sua tenerissima purezza?
La sua arte..come avrei potuto descriverla?
Sensibile e forte com’era, primitiva guerriera dell’amore, tanto mi manca che...come avrei trovato le parole?
Sono stato fortunato a viverla...però non sapevo come scriverla.
Come potevo scrivere di Lory...mi sentivo come un granello di sabbia che dovesse scrivere di una perla...
Così chiusi gli occhi...e una lacrima impaurita bagnò uno dei suoi disegni che avevo posato sulle mie ginocchia, in
meno di un secondo provai ad asciugarla quella lacrima, ma fu subito assorbita da foglie gigantesche e canne di bambù,
da alberi secolari intrecciati all’universo, tramonti infiniti e lune misteriose, palme nell’oceano su isole immaginarie,
uccelli colorati, ninfe danzanti, angeli, guerrieri, pietre dure, geki sui muri, tamburi parlanti...
fu allora che capì...sarebbe stato il suo stesso mondo a scrivere di lei...e a descriverla
i suoi compagni di viaggio, i suoi pennelli, i suoi sogni, le cose che amava, le sue emozioni, avrebbero parlato di Lory,
la vita stessa avrebbe scritto di lei....
E così è stato, ho richiuso gli occhi, ho aperto il cuore e lei era lì, di tutti i colori della natura vestita...
Vittorio Bruno Bernardini
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