Teatro dell'Inganno

“In tutti i protagonisti delle commedie della Compatangelo uominie donne, spiriti ed animali, c’è una ricerca di identità che diventa unpatto con la morte: la morte si allontanerà da loro se riusciranno adare un senso alla propria esistenza. Si tratta però di una ricerca diidentità che risente inevitabilmente del proprio tempo – arriva allafine del secolo del dubbio, il Novecento – e dunque non si illude più– o si illude molto brevemente – di riuscire a rintracciarla oltre larappresentazione (c’è già stato Pirandello a dire parole grandi edefinitive a riguardo), ma punta direttamente e volutamente al caos,al rimescolamento delle carte, cercando al contrario questa identitàattraverso la rappresentazione. E questo perché i personaggi sonoanche tutti, in qualche modo, alla ricerca di un’armonia perduta:impulso che li muove a mascherarsi pietosamente, a cercare sotterfugie scappatoie, a tentare di mistificare, addomesticare, cambiare,quando non a distorcere con atti impositivi, ridicoli o crudeli, la realtàin cui sono calati: dal Narratore della prima commedia, Il grande O,al giovane sequestratore di Immagini, all’usciere anziano diTrasformazioni, sino al pennuto protagonista di Aquila sapienssapiens.” dalla prefazione di Ferruccio MarottiIn questo volume:Il Grande O, Ultima prima, Immagini, Trasformazioni, Il veliero e ilpesce rosso, In una notte come questa, Passaggio con eclissi, Ladri diimmortalità, Un bicchiere di tramonto, Un giorno di libertà, Aquilasapiens sapiens, Partita a due, Pensieri velenosi, La cintura di IppolitaBibliografia, Teatrografia, Critica

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