Vita di Gneo Pompeo Magno: Un passaggio di un astro nel firmamento di Roma

Personaggio di personalità controversa, incline al narcisismo, e duce invitto fino alla sconfitta di Farsalo, Pompeo sviluppò un’eccezionale carriera al di fuori del tradizionale cursus honorum: la incominciò ponendosi al servizio di Silla con tre legioni personali reclutate nel Piceno, la continuò con splendide vittorie ottenute nei tre continenti e nel Mediterraneo, e la coronò con un terzo consolato, conseguito nell’apogeo della gloria. Al suo indiscusso valore sui campi di battaglia, non corrispondeva però un’altrettanta abilità di destreggiamento in àmbito politico. Per raggiungere il primato in Roma, cui aspirava, si legò con un patto triumvirale a Cesare, credendo di potersene facilmente liberare al momento opportuno. Ma le ambizioni del compagno di triumvirato superavano le sue e per assurdo nell’immensità dell’impero romano vi era posto soltanto per uno di loro due. Lo scontro decisivo avvenne a Farsalo il 9 agosto del 49 a. C. Pompeo, sconfitto, fuggì e fu ucciso a Pelusio dai sicari del faraone Tolomeo. Per oltre un trentennio aveva esercitato ininterrottamente un potere di essenza monarchica ma per l’opposizione a Cesare era stato considerato un reggitore democratico.  

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