INDIA: A journey in the journey
- Autore
- Gianni narada angelillo
- Pubblicazione
- 17/06/2019
- Categorie
In questo suo debutto letterario, Gianni (già musicista, fotografo, documentarista) ci propone un diario di viaggio che si svolge parallelamente al viaggio interiore che lo porterà ad un cambiamento di vita radicale.
Nel suo diario si legge infatti l’India come vista - al principio - dagli occhi del viaggiatore incerto e sprovveduto che arriva senza saper veramente cosa fare e poi, in un atto di arresa liberatoria, si lascia trasportare dalla corrente che pervade questa terra, e in balia a questa corrente, incontra gente e luoghi del tutto inaspettati nella loro unicità e bizzarria.
L’India lo ha incuriosito, sorpreso, lo ha scioccato, e finalmente lo ha sedotto, come ha fatto e continua a fare con tanti viaggiatori la cui vita cambia dopo esservi stati, e che, come Gianni, dopo un lungo rapporto di odio e amore, si sono lasciati vincere dalla sua bellezza e dalla sua bruttezza, le sue meraviglie e le sue atrocità, tutte insieme, tutte spiattellate agli occhi del passante senza alcun senso di privacy, nuda e cruda, inferno e paradiso.
Per questo, come è successo a Gianni, il ritorno nella terra materna lascia insoddisfatti, perché a qualsiasi terra che non sia l’India manca qualcosa, quel sottofondo mistico, quella innata spiritualità, dapprima impercettibili, poi sempre più chiari e sovrastanti.
Così per Gianni, dopo un primo viaggio un po’ qua e un po’ là, un assaggio dei vari aspetti, personaggi, situazioni assurde che caratterizzano l’India, c’è stato poi un ritorno dove lui non è più un turista ma è un [indofilo] alla ricerca della crescita spirituale, ricerca che determinerà la scelta di luoghi diversi con lo scopo di arricchirsi interiormente.
Gianni dipinge i suoi racconti di viaggi con svariati aneddoti che ritraggono l’India coi suoi innumerevoli aspetti contrastanti e stupefacenti, ne rende i colori, gli odori e i sapori;
questi aneddoti faranno sorridere chi già conosce l’India e si riconoscerà nelle situazioni che Gianni descrive.
“Il viaggio nel viaggio” ci porta ad un finale superbo, l’India ha cambiato Gianni in modo irrimediabile, non c’è via di ritorno, Gianni è cresciuto, i suoi valori sono cambiati, l’India gli è entrata dentro e l’ha fatto suo.
Il viaggio in India è terminato, il viaggio interiore lo accompagnerà lungo i sentieri della sua vita e lo porterà…?
Forse di nuovo in India? Forse…?
Nel suo diario si legge infatti l’India come vista - al principio - dagli occhi del viaggiatore incerto e sprovveduto che arriva senza saper veramente cosa fare e poi, in un atto di arresa liberatoria, si lascia trasportare dalla corrente che pervade questa terra, e in balia a questa corrente, incontra gente e luoghi del tutto inaspettati nella loro unicità e bizzarria.
L’India lo ha incuriosito, sorpreso, lo ha scioccato, e finalmente lo ha sedotto, come ha fatto e continua a fare con tanti viaggiatori la cui vita cambia dopo esservi stati, e che, come Gianni, dopo un lungo rapporto di odio e amore, si sono lasciati vincere dalla sua bellezza e dalla sua bruttezza, le sue meraviglie e le sue atrocità, tutte insieme, tutte spiattellate agli occhi del passante senza alcun senso di privacy, nuda e cruda, inferno e paradiso.
Per questo, come è successo a Gianni, il ritorno nella terra materna lascia insoddisfatti, perché a qualsiasi terra che non sia l’India manca qualcosa, quel sottofondo mistico, quella innata spiritualità, dapprima impercettibili, poi sempre più chiari e sovrastanti.
Così per Gianni, dopo un primo viaggio un po’ qua e un po’ là, un assaggio dei vari aspetti, personaggi, situazioni assurde che caratterizzano l’India, c’è stato poi un ritorno dove lui non è più un turista ma è un [indofilo] alla ricerca della crescita spirituale, ricerca che determinerà la scelta di luoghi diversi con lo scopo di arricchirsi interiormente.
Gianni dipinge i suoi racconti di viaggi con svariati aneddoti che ritraggono l’India coi suoi innumerevoli aspetti contrastanti e stupefacenti, ne rende i colori, gli odori e i sapori;
questi aneddoti faranno sorridere chi già conosce l’India e si riconoscerà nelle situazioni che Gianni descrive.
“Il viaggio nel viaggio” ci porta ad un finale superbo, l’India ha cambiato Gianni in modo irrimediabile, non c’è via di ritorno, Gianni è cresciuto, i suoi valori sono cambiati, l’India gli è entrata dentro e l’ha fatto suo.
Il viaggio in India è terminato, il viaggio interiore lo accompagnerà lungo i sentieri della sua vita e lo porterà…?
Forse di nuovo in India? Forse…?
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