Flavia's end (Narrativa "tascabile")

La fotografa belga Estelle Moreau arriva nel Sulcis-Iglesiente decisa a realizzare un servizio sulle miniere per una rivista internazionale.
Nel piccolo paese di Nebida, ospite nel B&B dell’enigmatica Maria, inizia a esplorare un territorio che si rivelerà molto più coinvolgente di quanto avrebbe immaginato.
Il viaggio comincia alla galleria di Porto Flavia, l’affascinante porto sospeso su un mare cobalto.
Questo luogo ha qualcosa di arcano, che la inquieta e attira inesorabilmente. È come se avesse una storia da raccontare. Anzi, da raccontare a lei.
Le vicende di Flavia, la ragazza da cui il porto prende il nome, sono note a tutti, ma alcune foto che Estelle scatta sembrano restituire una diversa verità. Sul display della sua reflex non cunicoli e vagoni ormai senza vita, ma inspiegabili immagini di un secolo prima. In preda a nitide visioni, la fotografa indagherà aiutata da Maria e da Marco, un iper-razionale ingegnere, implicati nel mistero più di quanto siano disposti ad ammettere.

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