Campania mortis

La Terra dei Fuochi non è semplicemente una brutta storia. È una vera e propria fabbrica di morte, la più crudele creatura del malaffare italiano. Castel Volturno, paradiso del passato, è oggi la periferia dell’Inferno a tutti gli effetti. Ma fino a che punto può arrivare la crudeltà umana? Fin dove ci si spinge?Nella piccola città di mare le cose cambiano con l’avvento del virus CTR3: lo scarto di un progetto bellico, un’arma capace di far perdere all’uomo ogni tratto di umanità. Nessuna coscienza, nessuna paura, gli infetti sono mossi solo dalla volontà di divorare chi non è stato annientato dal virus. Le persone colpite sono come zombie, capaci solo di distruggere, e nel giro di pochi giorni l’intera città è messa in ginocchio. La forza bruta adottata dal governo è in grado solo di arginare la crisi, ma non di risolverla. La città diventa un’enorme area di quarantena, dove nessuno può entrare né uscire. L’esercito si ritira fuori dal confine, a sorvegliare che nessuno valichi l’area. Non c’è piano d’evacuazione per i sopravvissuti, costretti a fronteggiare da soli i loro concittadini infetti e impossibilitati alla fuga.Uno sparuto gruppo di persone decide di unire le forze per poter sopravvivere, mentre fuori dal confine, nel resto del mondo, la tensione sale sempre più, al punto da creare crepe profonde nell’equilibrio mondiale, paventando il rischio di una crisi ancora più grave di quella di Castel Volturno.

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