A perdita d'occhio: Visibilità e invisibilità nell'arte contemporanea

Un modo di vedere, un vedere doppio… Una serie di appunti sulle questioni sollevate dal problema della “visione” attraverso le opere di un nucleo di artisti contemporanei. Un saggio che diventa indagine linguistica imprescindibile da quella visiva, essendo suo tema costante lo “sguardo”, il “guardare”. Parole e opere che interagiscono spingendo il lettore a farsi obbligatoriamente anche “osservatore”.

Spesso, quanto accomuna questi autori – Fabio Mauri, Gino De Dominicis, Jannis Kounellis, Oscar Muñoz, Claudio Parmiggiani, On Kawara tra gli altri – è apparentemente un pretesto, uno strumento, un segnale. In realtà, a renderli vicini è una potente onnipotenza: far vedere quello che non c’è, far vedere un presagio, una memoria, un amore, un tempo, un disagio, tutte “cose” che non si vedono e tuttavia si sentono, si percepiscono, coinvolgono, inquietano,
attraggono.
Con un’introduzione di Franco “Bifo” Berardi e un testo di Filippo Timi.

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