Questione di centimetri: Un gioco pornografico

."...poi Massimo la spinse sul letto, e le salì sopra, sovrastandola. Le strappò letteralmente il perizoma, e lei andò in ulteriore visibilio. Lo sguardo di Simona era di nuovo puntato lì, sul super uccello. Smaniava, e al contempo ne era intimorita.
Massimo s’avvicinò, e glielo infilò dentro. L’unica cosa che cercò di fare, quel pomeriggio, con delicatezza. Ciò nonostante Simona urlò a più non posso, gridando parole sconnesse. Massimo cominciò a pompare, inizialmente con ritmo rallentato. L’andatura dopo un po’ aumentò, e così il godimento di Simona: spudorato, assordante, senza freni.
La velocità s’impennò ancora di più: con colpi che cominciavano a essere brutali e spietati. Nel frattempo Simona non riusciva a tenere ferme le mani: le teneva ora sui fianchi di Massimo, ora sui lombi, ora sulle natiche piccole – rispetto al resto – e marmoree.
Adesso il ritmo era frenetico: il letto sembrava un treno in corsa, e Simona si teneva alla spalliera per non essere travolta dalla forza dei colpi di Massimo. Godeva, godeva e godeva.
Infine anche Massimo venne: due corpi bellissimi, fusi tra loro, morsi dall’alta tensione, uniti nell’acuto finale. .."

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