I GIOCHI DI PRIMA: Il manuale di come si giocava, come si può giocare, come si costruisce un gioco. Seconda edizione a colori.
- Autore
- Germano coveri
- Editore
- LibroService.it
- Pubblicazione
- 01/07/2019
- Categorie
Essendo io in quella fascia di eta (63 anni) che non disdegna totalmente il presente con il suo globalismo supertecnologico che incorpora ogni cosa anche il gioco, ma che guarda al suo passato in questo settore con malcelata nostalgia, mi sono diverse volte detto, sarebbe bello e anche salutare che i giovani (inserendo in giovani quelli da uno a "finché la morte non separi dalla vita) conoscessero quei giochi che hanno divertito intere generazioni e sono stati utili per crescere intellettualmente e sono serviti da amalgama socializzante, di grande utilità per aprirsi agli altri, e hanno reso l'umanità di quegli anni più altruista più estroversa di quella odierna.Ho l'immodesta presunzione di asserire che conoscere come giocavano, con cosa giocavano, dove giocavano nel passato possa essere oltre che utilissimo, anche divertente. Questo per tutti nessun escluso, sia esso preso come esercizio culturale, oppure utilizzato dai genitori che possono insegnare e condividere con i loro figli belli e salutari giochi che inoltre permetterà loro di conoscere meglio i figli, di creare un'intima unita nella famiglia.Diceva una saggia Indiana di nome Rabia "che i genitori dovrebbero saper ascoltare al punto di essere in grado di udire il rumore delle lacrime dei propri figli". L'associazione figli e adulti nel gioco promuove confidenza e legami di amicizia di straordinario beneficio.Come definito nel vocabolario italiano Devoto Oli, il gioco e: qualsiasi esercizio singolo o collettivo cui si dedicano bambini o adulti per passatempo, svago o per ritemprare energie fisiche e spirituali."Giocare" e il più bel verbo che conosco, usato nei diversi idiomi fin agli albori della vita umana. Giocare e l'occupazione più importante nella vita di un bambino. L'utilità pratica del gioco per la crescita fisica emotiva e inconfutabile assiomatica, con il gioco si impara fin da piccoli che per vivere in una società bisogna rispettare le regole, si sperimenta che vincere e piacevole, ma soprattutto che bisogna saper perdere.Con il gioco ci si libera dallo stress di una giornata faticosa di lavoro o di studio diventa un rilassante toccasana. Il gioco e contemporaneamente fantasia e realtà. Attraverso il gioco si può esprimere la propria gioia o tristezza, e possibile conoscere meglio se stessi, il proprio carattere e il carattere altrui; ad esempio se uno vuole sempre e ad ogni costo vincere, diverrà con ogni probabilità un adulto arrogante e prepotente, in contrapposizione il compagno di giochi che gli importa primariamente di ricavare dal gioco divertimento, diverrà una persona piacevole generosa e allegra.Giocando ci si mantiene mentalmente giovani, anche l'ottantenne nel gioco ritorna bambino. La ludoterapia e ormai largamente usata come metodica psicoterapica a favore dei bambini ospedalizzati.Attraverso il gioco s'impara a crescere in senso positivo nel rispetto delle regole e del prossimo, si fa esperienza per vivere con gli altri. In un solo caso il gioco diviene brutto; quando gli altri non ti fanno giocare.I giochi si possono distinguere in: infantili, per adulti, di abilita, competitivi ecc.In questo mio manuale mi occuperò di quei giochi semplici ma pieni di fantasia che si facevano nel passato, iniziando in questa mia ricerca dal passato remoto, sara solo una capatina fugace poiché il materiale che ci e pervenuto e poco e raramente esemplificato. Mettere il naso in quel tempo lontano ci servirà per capire che con varianti minime gli stessi giochi hanno traslitterato ai nostri nonni e a noi. Poi rivolgerò la vostra attenzione ai giochi di prima ma praticati in paesi anche lontani e vi renderete conto dell'universalità del gioco e delle somiglianze monotipiche di contenuto negli stessi.Buon divertimento.
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