CASA MIA: Casa non è un tetto sopra la testa, casa è un tetto sopra al cuore.
- Autore
- Laura Birra
- Pubblicazione
- 20/07/2019
- Categorie
Che succede se un giorno, durante uno dei vostri scherzi, ti rendi conto che ti piace il tuo migliore amico? Certo, Andreas è una stella del rugby, nonché un figo spaziale, quindi sarebbe pure possibile prendersi una sbandata, ma come la metti con Lorenzo, il tuo fidanzato? Quello storico, con cui stai da quattro anni, che è “un filino” geloso, per non dire ossessivo. Quello che, se tu lo lasciassi, potrebbe fare una pazzia. Letteralmente. Ti dichiareresti ad Andreas, rischiando di compromettere la vostra amicizia e provocando la terza guerra mondiale, o cercheresti di soffocare i tuoi sentimenti? È il dilemma di fronte al quale si trova Ludovica, la diciassettenne protagonista di "Casa mia".
Con la sua vita si intreccia quella dei suoi compagni:
Niky, sua migliore amica, ribelle e anticonformista. Porta i capelli viola ed ama i Guns N’ Roses in un mondo dove tutti i coetanei ascoltano la trap e il reggaeton. Odia i tipi con i risvoltini, ad eccezione del suo fidanzato Matteo, appena rientrato dall’Erasmus in Inghilterra.
Ci sono poi le due compagne di banco di Ludovica: Samira, tunisina di origine, nata e cresciuta a Parma, che indossa il velo e conosce l'arabo, ma parla benissimo il dialetto parmigiano. Ha una grande voglia di innamorarsi e un'innata, immotivata, insicurezza. E Chiara, migliore amica di Samira e suo esatto opposto: lei è la bionda sicura di sé, è quella che, quando passa, tutta la popolazione scolastica maschile si gira a guardarle il culo. All’apparenza è superficiale, ma in pochi sanno che segue delle rigide regole. La più importante è la numero uno: "Mai col tipo della tua amica".
Poi c'è Fumo, della quinta D. Lui è un artista: ha una passione smisurata per i murales e il corpo pieno di tatuaggi. Ѐ esattamente il tipo che piacerebbe a Chiara.
E infine c'è Riccardo, romano trapiantato a Parma da dieci anni, che non gli sono bastati a perdere il caratteristico accento natìo. Ci prova con tutte, ma alla fine non conclude mai con nessuna.
Ognuno a modo suo ricercano, più o meno consapevolmente, quella persona con cui sentirsi a casa in ogni luogo, quell'anima gemella in cui trovare sempre riparo, il proprio tetto sopra al cuore.
Ambientato a Parma, “Casa mia” è la loro storia, la storia di nove ragazzi tra l'ultimo anno delle superiori e l'inizio dell'Università. Ѐ il racconto della loro vita lungo un anno, durante il quale tutto, per tutti, cambierà per sempre.
Ogni capitolo prende il nome da una canzone, di cui all'inizio viene ripresa una strofa che lo rappresenta, una "colonna sonora" per ogni momento del racconto.
Con la sua vita si intreccia quella dei suoi compagni:
Niky, sua migliore amica, ribelle e anticonformista. Porta i capelli viola ed ama i Guns N’ Roses in un mondo dove tutti i coetanei ascoltano la trap e il reggaeton. Odia i tipi con i risvoltini, ad eccezione del suo fidanzato Matteo, appena rientrato dall’Erasmus in Inghilterra.
Ci sono poi le due compagne di banco di Ludovica: Samira, tunisina di origine, nata e cresciuta a Parma, che indossa il velo e conosce l'arabo, ma parla benissimo il dialetto parmigiano. Ha una grande voglia di innamorarsi e un'innata, immotivata, insicurezza. E Chiara, migliore amica di Samira e suo esatto opposto: lei è la bionda sicura di sé, è quella che, quando passa, tutta la popolazione scolastica maschile si gira a guardarle il culo. All’apparenza è superficiale, ma in pochi sanno che segue delle rigide regole. La più importante è la numero uno: "Mai col tipo della tua amica".
Poi c'è Fumo, della quinta D. Lui è un artista: ha una passione smisurata per i murales e il corpo pieno di tatuaggi. Ѐ esattamente il tipo che piacerebbe a Chiara.
E infine c'è Riccardo, romano trapiantato a Parma da dieci anni, che non gli sono bastati a perdere il caratteristico accento natìo. Ci prova con tutte, ma alla fine non conclude mai con nessuna.
Ognuno a modo suo ricercano, più o meno consapevolmente, quella persona con cui sentirsi a casa in ogni luogo, quell'anima gemella in cui trovare sempre riparo, il proprio tetto sopra al cuore.
Ambientato a Parma, “Casa mia” è la loro storia, la storia di nove ragazzi tra l'ultimo anno delle superiori e l'inizio dell'Università. Ѐ il racconto della loro vita lungo un anno, durante il quale tutto, per tutti, cambierà per sempre.
Ogni capitolo prende il nome da una canzone, di cui all'inizio viene ripresa una strofa che lo rappresenta, una "colonna sonora" per ogni momento del racconto.
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