Hotel del libero scambio

Scritta in collaborazione con Maurice Desvallières e rappresentata per la prima volta nel 1894 a Parigi, L’hotel del libero scambio, “consigliato alle coppie sposate… tra di loro o separatamente”, rappresenta una cornice perfetta di intrighi, scambi di persona e relazioni adulterine.

“Un giovanotto non dovrebbe apprendere sui testi dell’amore! Mi fa pensare a quelli che pretendono di imparare a nuotare rimanendo seduti su uno sgabello. Così, quando li getti in acqua, non sono capaci neppure di stare a galla”

Il Signor Pinglet si reca nell’hotel con la Signora Paillardin che, stanca dell’indifferenza riservatale dal marito, decide di vendicarsi, divenendo l’amante del suo migliore amico.
Ironia della sorte, anche il Signor Paillardin si trova nello stesso albergo, incaricato di svolgervi una perizia per conto del tribunale. Non solo, in quella struttura confluiscono, nella stessa notte, alcuni amici dei Pinglet e il nipote di Paillardin, Maxime, trascinatovi dall’esuberante, Victoire, domestica dei Pinglet.

Tra colpi di scena ed esilaranti stratagemmi, Feydeau mette in scena vizi e superficialità propri della società a lui contemporanea, in una divertente e, nel contempo, amara commedia degli equivoci di sorprendente attualità.

Georges Feydeau (1862-1921) viene considerato, dopo Molière, uno dei più grandi commediografi francesi. Tra le sue opere più importanti citiamo: Sarto per signora (1886), La pulce nell’orecchio (1907) e Occupati di Amelia (1908).

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