A occhi aperti

Il critico d'arte di origini còrse Daniel Sinclair, che vive nel quartiere milanese di Brera, è uno studioso della pittura post-impressionista. Impegnato nella scrittura di un saggio su Van Gogh, si reca a Copenaghen in compagnia di Sonia, la sua amante. Qui incontra lo scrittore francese Pennac - il cui nonno paterno è còrso - e l'amico psicoterapeuta David, grazie ai quali il ricordo delle radici famigliari assume il carattere di una vera e propria riconciliazione con il passato. Daniel si sposta poi in Francia, a Tolosa e ad Albi, ospite degli amici Andrea e Sara, per approfondire lo studio di Toulouse-Lautrec: ma l’artista basca Marika spariglia le carte in tavola. Una serie di avvenimenti porterà Sinclair a vedere il volto feroce, senza veli o deformazioni, delle sue relazioni con l'altro. Su tutta la vicenda si riverberano i quadri dei due artisti prediletti, quasi numi tutelari che accompagnano il protagonista nel suo percorso catartico, di maturazione e consapevolezza.

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